serie a

Lupo-Mediagol: “Maradona e Terracenere, vi svelo un retroscena. Rossi, eroe normale. Catania e Tacopina, ho la mia idea”

Mediagol8

"Sono molto contento di ciò che sta facendo il Venezia quest'anno perché è la prosecuzione di un percorso iniziato l'anno scorso, in condizioni particolari dal punto di vista sportivo. Quando sono arrivato a Venezia la squadra era retrocessa in Serie C, non vi era alcuna certezza di ripescaggio. Sul tavolo avevo solo setti contratti. Un ambiente depresso da una retrocessione che era stata lancinante. Bisognava ricreare entusiasmo e gruppo dando un'identità non solo tecnica ma anche morale. Scegliendo un allenatore che avesse entusiasmo e creando una rosa di calciatori giovani e motivati. Le dinamiche fra me e la proprietà poi hanno portato ad una risoluzione, ma io continuo a tifare per questa squadra perché dentro c'è il mio lavoro e dei ragazzi straordinari. Qualcuno lo conoscete anche, sapete a chi mi riferisco: Fiordilino e Pomini. Non solo in campo. A Venezia ho portato con me anche quel grande professionista di Vincenzo Todaro in qualità di team manager. C'è anche un po' di Palermo in questo Venezia. Dionisi è stata una scommessa vinta, ben coperta: avevo visto l'allenatore e lo avevo studiato 2-3 giorni in allenamento, prendendo anche informazioni. Ero certo di cosa andavo a prendere. Ed ero consapevole che avrebbe potuto avere dei limiti non vantando un grande background. Gli errori di inesperienza ci possono stare, però quando si fa una scelta di questo genere bisogna avere la forza di farlo crescere soprattutto se si crede nell'uomo e nel tecnico. Noi abbiamo fatto così e lui ha anche potuto fare quel salto, approdando all'Empoli, dove si sta anche giocando la promozione".