"Il Torino ha puntato su un allenatore che ha fatto sempre di un certo tipo di sistema di gioco il suo "mantra". E comunque dove gli è stato consentito di farlo ha sempre fatto bene. I granata hanno un buonissimo organico, anche se a mio avviso è presente qualche elemento non adeguato a quello che è il credo di Marco Giampaolo. Mio amico e corregionale con il quale ho fatto il corso di allenatore di base. Lo difendo un po’ anche per amicizia e per stima. Credo che in sede di costruzione della squadra non si siano centrati gli obiettivi per esprimere un certo tipo di gioco. Adesso Marco Giampaolo lo ha adattato e rivisitato totalmente e vi assicuro che questa è una cosa straordinaria, come "la cometa di Halley." Era difficilmente pensabile che il tecnico possa cambiare il suo sistema di gioco e passare al 5-3-2. Se pensiamo che il Torino nei primi tempi ha fatto 20 punti e adesso ne ha in totale 6, potremmo confutare che con una media ponderata ne potrebbe avere 13-14. Quindi direi che è mancata anche un po’ di fortuna. Fiorentina? Credo che si sia data continuità tecnica a Iachini senza grande convinzione da parte della società. Era più la squadra dalla parte dell'allenatore, voi lo conoscete bene, è un uomo che si sa far volere bene. Il club non era convintissimo e alle prime difficoltà ha abbandonato il progetto legato al tecnico marchigiano, affidandosi ad un grande allenatore di esperienza come Prandelli. Anche in questa situazione però ci sono delle incongruenze a livello di costruzione della squadra. La Viola ha un centrocampo di primissimo livello e magari un reparto offensivo non all'altezza, ci sono tanti giocatori con caratteristiche molto diverse per i quali non s'è capito quale fosse l'obiettivo tattico della squadra. In questo momento qui Prandelli paga la mancanza d'identità tecnico-tattica, per cui adesso bisogna dargli il tempo di capire, conoscere ed apportare le modifiche che riterrà opportune".
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