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Lupo-Mediagol: “Maradona e Terracenere, vi svelo un retroscena. Rossi, eroe normale. Catania e Tacopina, ho la mia idea”

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"Ho avuto la fortuna di giocare contro questi grandi campioni. Di Maradona ricordo la semplicità con la quale entrava in campo. Diego era un fuoriclasse straordinario, di livello assoluto, aldilà di ogni tempo, l'ha poi dimostrato. Però quando era nel tunnel degli spogliatoi o quando saliva in campo per fare riscaldamento, era un uomo felice, quando aveva la palla ai piedi era felice e lo dimostrava durante la partita. Il Pibe de Oro era un calciatore agonistico, non un giocatore che si assentava dalla partita, come ormai capita spesso ai grandi fuoriclasse. All'epoca si marcava a uomo, quando io l'ho affrontato, giocavo nel Bari e lo marcava Angelo Terracenere, grandissimo "francobollatore". Ricordo una partita contro il Napoli in cui noi perdemmo 1-0 in casa, io quella domenica lì ero infortunato ed Angelo Terracenere fu espulso per doppia ammonizione. Ha aspettato fino al triplice fischio e poi è scattato in campo per andare a prendere la maglia di Maradona. In quella giornata era stato tartassato per tutta la partita dalle giocate del Pibe de Oro, ma i numeri di Maradona erano oltre ogni cosa. Io faccio sempre un paragone fra Maradona e Van Basten: l'attaccante olandese è la sublimazione del gesto tecnico da manuale, nel senso che, tu quando  vuoi fare vedere ad un calciatore come si stoppa la palla, come ci si muove, colpisce di testa, come ci si smarca, puoi prendere le gesta di Van Basten e mostrarle nelle scuole calcio. Ciò che faceva Maradona, invece, era qualcosa che apparteneva solo al suo genio, di irripetibile e impossibile da riproporre da parte di nessun altro, nemmeno in forma didattica, perché erano gesti che poteva fare solo lui. Il gol che semplifica quanto ho detto è il famoso gol su calcio di punizione, dentro l'area di rigore in Napoli-Juventus segnato a Stefano Tacconi. Quello che faceva Diego Armando era impossibile da replicare" .