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Palermo: nell’intercettazione spunta Zamparini insofferente per lo scoop di Mediagol

Palermo: nell’intercettazione spunta Zamparini insofferente per lo scoop di Mediagol

"È venuto a trovarmi quel giornalista... è andato a vedere la Mepal chi è, chi non è... ma che caz te ne frega a te...?"

Mediagol0

In questi giorni il Giornale di Sicilia sta pubblicando una serie di intercettazioni che riguardano il patron del Palermo Calcio, Maurizio Zamparini, relativamente alle indagini che hanno coinvolto lui e il suo club.

Ci sono tante intercettazioni che ancora non sono venute fuori, ma oggi vogliamo soffermarci su uno stralcio in cui Zamparini parla proprio di Mediagol e del suo giornalista, il direttore William Anselmo, dopo lo scoop sulla Mepal in cui per la prima volta venne documentata la cessione della società partecipata alla lussemburghese Alyssa SA.

L'articolo dal titolo Palermo: società con sede in Lussemburgo nuovo socio unico della Mepal (leggi qui) del 17 gennaio 2017 svelò la vendita della Mepal, società costituita inizialmente per la commercializzazione dei prodotti a marchio “Palermo Calcio”, poi messa in liquidazione nel 2008, con procedura revocata al fine di utilizzare la stessa per il progetto del nuovo stadio, poi sfumato.

Uno scoop probabilmente passato in sordina, snobbato inizialmente da molti giornali, e che per la prima volta mise in luce pubblicamente la non convenzionalità del caso Mepal-Palermo. Questa notizia si rivelò al centro di tutte le inchieste.

Nell'intercettazione pubblicata dal Giornale di Sicilia emerge l'insofferenza del patron Zamparini nei confronti del lavoro giornalistico di Mediagol che si sfoga con l'allora consigliere Angelo Baiguera.

"È venuto a trovarmi quel giornalista... (William Anselmo, ndr) è andato a vedere la Mepal chi è, chi non è... ma che caz te ne frega a te...? Vogliono farmi vedere come l'imbroglione, hai capito..."

Alla luce di queste intercettazioni è però necessario chiarire che da parte di Mediagol.it non c'è mai stato alcun tentativo di attribuire etichette a Zamparini (leggi articolo), ma semplicemente di raccontare i fatti e fare domande, ovvero svolgere il proprio lavoro, esattamente con lo stesso rispetto tenuto, per fare un esempio recente, con il caso La Penna (leggi).