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Serie B, fiato sospeso a Lecco per l’iscrizione. Si complica il futuro della Reggina

Reggina
Il Brescia ed il Perugia monitorano le situazioni complicate in casa Lecco e Reggina. La scadenza per le iscrizioni in Serie B si avvicina.
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"Lecco, sì vicino. Reggina rischia grosso. Il 30 giugno il parere della Commissione infrastrutture e Covisoc, il 7 luglio i verdetti del Consiglio Federale". L'apertura dell'edizione odierna della Gazzetta dello Sport si concentra anche sulle ore calde che vedono in bilico le iscrizioni alla prossima Serie B di alcuni club.

Dopo la straordinaria cavalcata ai playoff di Serie C culminata con la doppia vittoria in finale contro il Foggia, i festeggiamenti del Lecco sono stati presto strozzati dal rischio di una possibile richiesta di iscrizione respinta a causa delle inadempienze del proprio impianto "Rigamonti-Celli". Il Lecco ha presentato tutti i documenti necessari per l'iscrizione al prossimo campionato cadetto, salvo uno: l'indicazione dello stadio dove disputare le gare interne. Il club lombardo, dunque, ha dovuto indicare un altro impianto. Lo stadio individuato è stato, in extremis, l'Euganeo di Padova. Tuttavia, al momento dell'iscrizione, il Lecco aveva ricevuto soltanto l'ok da parte del Comune e del Padova Calcio, ma non quello del Prefetto di Padova, arrivato solo mercoledì. Per questo motivo, il Lecco rischia di restare fuori, con la Lega che non ammette deroghe di alcun tipo. Il presidente della Serie B, Mauro Balata, ha detto che in queste circostanze «si sarebbe dovuta valutare una proroga».

Iscrizione ancora con il punto interrogativo per la Reggina, che ha presentato la domanda entro la deadline fissata per martedì 20 giugno. Secondo quanto riportato da "La Gazzetta dello Sport" mancherebbe un pagamento da 757mila euro legato al piano di ristrutturazione del debito concordato con il Tribunale di Reggio Calabria. Assenza che dovrebbe essere dovuta al fatto per il Tribunale tale somma deve essere pagata entro il 30 giugno. A tal proposito si è espresso il presidente della FIGC, Mauro Gravina: "Non è possibile chiedere giustamente il rispetto delle norme e della centralità della Covisoc, ma contemporaneamente abolire nel decreto attuativo della riforma dello sport l’art.12 che riconosce ruoli e poteri della stessa commissione che verifica il rispetto dei requisiti economico-finanziari dei club professionistici. Gli organi di giustizia della Figc hanno applicato le norme a difesa dell’equa competizione e infatti hanno sanzionato chi, pur in costanza di una legge che glielo consentiva, non ha provveduto a pagare quanto previsto dalle norme federali". Con queste premesse, non sembra facile che il club amaranto possa essere inserito nella prossima Serie B.

Restano affacciati alcuni club come il Brescia ed il Perugia in una totale situazione di "mors tua, vita mea". Nel caso di mancate iscrizioni dei due club precedentemente citati, le rondinelle ed il Grifone rientrerebbero in cadetteria malgrado la recente retrocessione.

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