Sette gol, la fascia da capitano, assist vincenti ed un'evoluzione tattica che ne sta facendo non soltanto un bomber ma un terminale offensivo di manovra completo e sempre più funzionale alle esigenze della squadra. Matteo Brunori è più che mai leader tecnico e giocatore simbolo del Palermo di Eugenio Corini, attaccante in crescita vertiginosa nelle ultime stagioni e già sul podio dei bomber più prolifici nella storia del club rosanero. Sandro Stemperini, operatore ed intermediario di mercato che ha curato il suo trasferimento in Sicilia e l'acquisizione a titolo definitivo dalla Juventus del cartellino dell'italobrasiliano, ha concesso un'interessante intervista a "Numero Diez" soffermandosi su presente e futuro dell'attaccante rosanero.
L'INTERVISTA
Palermo, Stemperini su Brunori: “Vuole gol e Serie A con club rosa. City Group…”
"Matteo è concentratissimo e vuole arrivare quanto prima in doppia cifra per aiutare il Palermo ad andare in Serie A. È il suo unico obiettivo. Rinnovo fino al 2027? Nella sua testa c’è certamente il Palermo. Lui era felicissimo di rimanere e ha voluto fortemente il rinnovo. Naturalmente anche da parte del club c’era tutta la volontà di prolungare il contratto. C’è stata un’armonia di intenti tra le parti. Lui si sente a casa a Palermo e vuole portare la squadra il più in alto possibile. Poi in futuro sarà lui a scegliere cosa voler fare ma al momento questo è il suo unico e principale obiettivo. Anzitutto c’è da dire che da quando è arrivato a Palermo, il City Group ha fatto qualcosa di straordinario che negli anni passati nessuno era riuscito a fare ovvero sia realizzare un centro sportivo. In un anno sono riusciti a costruire una struttura molto molto bella che a Palermo, ad esempio nell’era Zamparini, si è sempre rivelato come un sogno mai avverato. A Palermo la mancanza di strutture all’altezza ha sempre rappresentato un problema. Essere riusciti a costruirne una di questo livello non può far altro che aiutare la società e il club a crescere. Loro lavorano molto bene. Certamente serve pazienza. Capisco che i tifosi del Palermo vorrebbero vedere la squadra subito in Serie A però il progetto è strutturato e di lunga data e con obiettivi molto precisi. Guardiamo un momento il percorso che ha fatto Matteo. Lui era nei professionisti e in un attimo si è ritrovato a giocare con i dilettanti. Poi ha conosciuto una compagna fantastica, che oggi è sua moglie, si è rimboccato le maniche ed è ripartito da zero arrivando a raggiungere livelli altissimi. È chiaro che per chiudere un cerchio sarebbe bello fare un’esperienza in Serie A. La speranza è quella di realizzare questo sogno con la maglia del Palermo. Personalmente penso che in Serie A ci sono sicuramente attaccanti molto forti ma non ce ne sono tanti con le qualità, le caratteristiche e la tecnica che ha Matteo; in Italia per me sono in pochi ad attaccare la porta come fa lui. Nel Palermo ci sono dei professionisti e sanno cosa devono fare. In tal senso una dirigenza composta da persone quali Gardini e Rinaudo è una dirigenza di alto livello”.
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