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RASSEGNA STAMPA

Palermo, La Repubblica: “Corini cerca il modulo giusto, risultati non arrivano…”

Palermo calcio
Dal 4-3-3 al 4-2-3-1, fino al 3-4-3 visto col Catanzaro poi rivisto in 3-5-2: Corini cerca ancora il modulo giusto per il Palermo
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L'edizione odierna de "La Repubblica-Palermo" propone un approfondimento in merito alla questione modulo, sottolineando come il Palermo di Corini non abbia ancora trovato un vestito tattico definitivo ed idoneo ad esaltare doti e peculiarità dei suoi interpreti. Dopo le difficoltà palesate nell'avvio della stagione scorsa, Corini archiviò definitivamente 4-3-3 e 4-2-3-1 di baldiniana memoria per coniare un più abbottonato e conservativo 3-5-2. Sistema di gioco che mascherò in parte i limiti strutturali evidenti di una rosa non di primo piano e conferì equilibrio e compattezza utili per conquistare la dote di punti sufficienti a mantenere in scioltezza la categoria. Premesse, statura del calciomercato e livello di ambizioni alla vigilia della stagione in corso erano ben diverse. Gli innesti ultimati nella sessione estiva dal binomio manageriale composto da Riccardo Bigon e Leandro Rinaudo rivelavano la legittima aspirazione del club d8i viale del Fante di competere concretamente per il salto di categoria. Auspicio che pareva trovare conforto dai riscontri oggettivi emersi dal rettangolo verde, almeno nelle prime otto giornate di campionato. Prima del crollo, cinque punti nelle ultime sette partite dopo le ultime due soste del torneo cadetto, il Palermo era secondo in classifica, ad una sola lunghezza dalla capolista Parma, squadra che affronterò proprio domenica prossima al Tardini. Rosanero che dovevano ancora recuperare i due natch interni contro Brescia e Lecco, con lachance potenziale quindi di conquistare anche il primato in graduatoria. L'involuzione profonda che ha accersato il cammino della squadra di Corini nell'ultimo frangente di stagione è già stata analizzata sotto ogni punto di vista. Flessione tecnica, mentale, nervosa e atletica, un Palermo che ha progressivamente smarrito identità, autostima e certezze, sgretolandosi progressivamente col susseguirsi di prestazioni scadenti e risultati negativi. Il noto quotidiano nazionale ripercorre evoluzioni e cambiamenti tattici messi in atto da Corini alla disperata ricerca di una quadra. Mercato e ritiro estivo incentrati sul 4-3-3, modulo che ha iniziato a mostrare scompensi in ragione delle performance deludenti e la scarsa incidente dei due attaccanti esterni, Insigne e Di Francesco, arrivati con referenze e credenziali di primordine ma dal rendimento decisamente insufficiente fin qui. Gli infortuni a Di Mariano e Valente hanno fatto il resto, i tentativi di riproporre il 4-2-3-1, con un centrocampista, Vasic, Coulibaly o Henderson, riciclato trequartista incursore, non hanno sortito gli effetti sperati. Piatta e scolastica nella proposta offensiva, vulnerabile e spesso poco equilibrata in quella di non possesso. Contro il Catanzaro il tecnico ha proposto un inedito 3-4-3, con Mateju-Lucioni-Marconi terzetto difensivo, Buttaro e Lund esterni alti a centrocampo. Ripresa col 3-5-3, con Henderson in luogo di Di Mariano, finale disperato a cacci a della rimonta con una sorta di 4-2-4. Un balletto di schemi che rivela una certa confusione e l'assenza al momento di un'identità precisa e tangibile che possa fornire riferimenti stabili e certi ai calciatori.

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