Una svolta che, in un articolo pubblicato ieri, avevamo articolato in quattro mosse.
serie a
Palermo: gli ascensori usati dai preferiti di Zamparini e le scale dei senatori
La svolta adoperata da Ballardini che ha accantonato i giovani sponsorizzati a torto per provare a giocarsela coi calciatori più esperti.
Davide Ballardini è stato tempista a ergersi a condottiero di una rivoluzione che potrebbe decidere la stagione e il futuro del Palermo. Per lui, capire chi poteva assicurare una lotta salvezza aperta fino all'ultima giornata di campionato è stato abbastanza semplice. Accantonati i suggerimenti presidenziali, il tecnico ravennate ha schierato in campo i più esperti, quelli con cui vi erano ruggini pregresse. Gente con un background pronunciato, con una saggezza tattica che può fare e ha già fatto la differenza. La sensazione è infatti che, se non avesse avuto luogo questa mini-rivoluzione, il Palermo sarebbe potuto essere già aritmeticamente spacciato. Gli ultimi sei punti acquisiti, del resto, portano la loro firma. Difficile sostenere che Djurdjevic, Jajalo e Struna sarebbero stati in grado di comportarsi come Gilardino, Maresca e la coppia Vitiello-Cionek.
A proposito di questa inversione di tendenza, l'edizione odierna del 'Giornale di Sicilia' non ha lesinato metafore, analizzando le scelte fatte da Ballardini e quelle fin lì praticamente volute da Zamparini.
"Nel calcio gli ascensori non esistono, esistono le scale. Ad alcuni giovani, sponsorizzati a torto, è stato permesso di andare da un piano all’altro con grande velocità, senza salire un gradino alla volta. A scapito di gente per cui parlavano non solo la carriera, il peso all’interno dello spogliatoio e le qualità morali, ma ancora quelle tecniche, le capacità di orientare gli incontri e di contribuire alla conquista di punti pesanti. Vivono il presente con un’intensità che certi baby non hanno garantito, con la serenità di chi è pronto a dare tutto, con la lucidità che è concessa solo a chi ha nei garretti centinaia di gare a certi livelli", si legge nel quotidiano regionale.
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