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La ‘pippa’ Nestorovski non si ferma più e segna anche a Buffon. La rivincita della punta in cui (quasi) nessuno credeva

La ‘pippa’ Nestorovski non si ferma più e segna anche a Buffon. La rivincita della punta in cui (quasi) nessuno credeva

Contro l'Italia la grande prestazione di un attaccante che un noto giornalista di Sky aveva definito "una pippa".

Mediagol3

Il povero che diventa principe, il brutto anatroccolo che diventa cigno, la 'pippa' che segna al portiere più forte della storia del calcio. Chissà che qualcuno alla fine non si senta in dovere di chiedere scusa a Ilijia Nestorovski, considerato a lungo dalla critica più feroce come l'anello debole del Palermo e oggi terminale offensivo cinico e spesso decisivo della squadra di De Zerbi.

Ieri sera l'attaccante rosanero ha segnato il quinto gol stagionale, il secondo con la nazionale macedone. Ad incassarlo proprio quell'Italia che l'ha accolto in estate tra lo scetticismo, nonostante arrivasse portando in dote il titolo di capocannoniere del campionato croato e diverse annate in doppia cifra nel curriculum. Lanciato da un tremendo errore di Verratti, il centravanti del Palermo ha puntato Bonucci, uno che in estate poteva passare al City per 60 milioni, e l'ha disorientato guadagnandosi lo spazio per concludere alle spalle di un monumento come Gigi Buffon. Un gol che ha aperto la strada al momentaneo break dei macedoni, che pochi minuti dopo sarebbero anche passati in vantaggio, prima di farsi rimontare e battere nei minuti finali. Inoltre, nel primo tempo, Nestorovski aveva anche colpito da lontano con un bel tiro di collo pieno. Una prestazione importantissima, degna di un signor attaccante. Perché allora quasi nessuno tra tifosi e addetti ai lavori ha creduto davvero nelle qualità del macedone?

DOVE NASCE LO SCETTICISMO - Nestorovski aveva senza dubbio numeri da bomber già prima di ieri sera, anzi, prima ancora di approdare in Serie A (69 gol in 90 partite), ma ha scontato il fatto di arrivare da un campionato come quello croato non esattamente tra i più seguiti d'Europa. In pochi lo avevano mai visto giocare prima del ritiro estivo e anche lì le sue prestazioni e i suoi progressi non potevano certo essere monitorati dal grande pubblico. Chi c'era vi potrà confermare che, al di là delle comprensibili lacune di tipo tattico, il ragazzo già a Bad Kleinkirchheim aveva dimostrato di veder bene la porta. I segnali positivi c'erano, ma erano ancora troppo flebili per rassicurare il tifoso, che ama il Palermo e trema all'idea di affidarne l'attacco ad un giocatore non affermato, come nessun genitore si sognerebbe di affiderebbe il proprio bambino ad uno sconosciuto. Il rischio non piace a nessuno e la stessa dirigenza rosanero negli ultimi giorni di mercato si era quasi convinta ad affiancare al macedone un attaccante più rodato nel nostro calcio. Quando è sfumata qualsiasi pista, suo malgrado Nestorovski è diventato il simbolo del fallimento delle tante trattative imbastite dai rosanero ed ha dovuto convivere coi fantasmi di Balotelli, Ciofani, Iemmello, Cassano, Palacio, Bergessio e tutti gli altri. Chiunque in quel momento sembrava meglio del povero macedone, diventato improvvisamente un ripiego anche per Ballardini che col Sassuolo gli preferì un Quaison totalmente fuori ruolo. Una mancanza di fiducia da parte dell'ambiente a cui gli appelli di Faggiano e Zamparini, che invitavano a credere nelle qualità del macedone, non riuscirono a porre rimedio.

IL RISCATTO - Eppure Nestorovski non ha mollato e fin da subito ha trovato la strada per farsi apprezzare dai tifosi per l'impegno profuso. Non si tratta di un fenomeno, non sarà mai un altro Cavani o un altro Dybala e nemmeno un altro Toni. Nestorovski è però un buon attaccante, che in Serie A sta dimostrando di poterci tranquillamente stare senza vergogna. Già dalle prime gare, quando di palloni giocabili ne riceveva pochissimi, ha sempre fatto a sportellate con i difensori, pressato come un matto e rincorso la palla fino al novantesimo. Così, anche in tempi bui in cui ancora in tanti invocavano il ricorso disperato al mercato degli svincolati, Nestorovski è riuscito a guadagnarsi il rispetto della curva. Durante il match col Crotone il macedone si è finalmente sbloccato, cominciando a segnare gol belli e pesanti. Quello coi calabresi ha regalato un pareggio in trasferta fondamentale per il morale. La girata con l'Atalanta ha permesso al Palermo di trovare la prima vittoria stagionale, mentre la seconda con la Sampdoria è sfumata soltanto in pieno recupero. Nonostante i primi gol realizzati il direttore di Sky Sport, Fabio Caressa, a Radio DJ non ha esitato a definirlo comunque 'una pippa'. Nestorovski non si è scomposto e ha continuato a segnare, prima contro Israele, poi addirittura contro l'Italia di Buffon, Bonucci e Barzagli. Un gran gol, una traversa da fuori area, una prestazione da centravanti vero. Basteranno perché qualcuno smetta di considerarlo una 'pippa'? 

Mariano Calò