Cremonese-Palermo. Una sfida che vale potenzialmente il sesto risultato utile consecutivo ai rosanero, una sfida che offre la chance del riscatto ai ragazzi di Giovanni Stroppa dopo il deludente pareggio di Ascoli. Match suggestivo e d'alta quota, caratterizzato dal confronto tra Massimo Coda e Matteo Brunori. Due che di professione fanno i bomber, capaci di gonfiare con sistematica puntualità le reti avversarie, fungere da terminali di riferimento catalizzatore della manovra collettiva, conferire profondità e peso specifico nei sedici metri alla squadre in cui giocano.
L'EDITORIALE
Cremonese-Palermo, Brunori sfida Coda: incrocio tra bomber nel big match dello Zini
La scorsa stagione la vinse il terminale offensivo rosanero, uno che di gol, in questi anni non ne ha mai fatto mancare. 1-0 al "Renzo Barbera", gol di Brunori e tre punti pesanti per la banda di Eugenio Corini, una sceneggiatura efficace, solida, riproposta a più riprese durante l'annata. Il 9 settembre 2022 era titolare anche il prossimo avversario di Matteo, Massimo Coda. Per l'ex Benevento in quell'occasione pochi palloni toccati e meno opportunità di segnare. Mentre al numero nove del Palermo è bastata una rasoiata mancina, pallone vagante dopo una percussione di Di Mariano, per battere Martinez e trionfare sul favorito Genoa dell'allora tecnico Blessin. Al ritorno, al Luigi Ferraris vinse la banda Gilardino, ma nessuno dei due centravanti riuscì ad incidere. Medesimo discorso per il confronto dell'andata, dove entrambi restarono a secco, nonostante il 3-2.
IL CONFRONTO
—Da una parte il vice-capocannoniere dell'attuale stagione cadetta, dall'altra colui che ha rubato la scena a stoccatori navigati in Serie BKT l'anno scorso e in questo campionato sta un po' arrancando. Sette reti contro nove. Chi paga un periodo di difficile adattamento ad un cambio di attitudine da parte della squadra, chi invece sembra non sentire il peso degli anni. Semplicemente Matteo Brunori e Massimo Coda, finalizzatori implacabili delle rispettive compagini, prossimi a giocarsi una fetta di stagione in quel del "Renzo Barbera", a partire dalle 18:00 di domani pomeriggio.
Il tassello più prezioso, in relazione a qualità di prestazioni e numero di reti firmate, del mosaico a disposizione di Eugenio Corini è certamente Matteo Brunori. Ventinove gol ed una crescita esponenziale con l'arrivo di Silvio Baldini due anni addietro in Serie C. Bravo ad aprire spazi con il suo moto perpetuo, abile a giocare di sponda, feroce nel divorare la profondità, risoluto ed implacabile in sede di finalizzazione anche in Serie B, sotto la guida di Corini (20 gol l'anno scorso). Anche la simbiosi e l'alchimia, umana e calcistica, creatosi con l'ambiente rosanero, il tecnico di Bagnolo Mella e la dirigenza, il legame con i compagni di squadra, il rapporto magico con tifosi e città costituiscono fattori significativi nelle performance del centravanti italobrasiliano.
Per l'ex Juventus e Virtus Entella, attualmente sono 9 le reti firmate in campionato, tante da permettergli di competere per la classifica di capocannoniere poco sotto a giocatori del calibro di Pedro Mendes, Dennis Man, Massimo Coda, Daniele Casiraghi e Joel Julius Ilmari Pohjanpalo.
Coda, un attaccante esperto, risoluto, tecnicamente dotato e di buona struttura fisica, giunto in rossoblù con la speranza che possa spostare gli equilibri e determinare i risultati con un acuto ferale, una zampata decisiva che valga possibilmente tre punti. Ed attualmente le premesse o le promesse, le ha mantenute tutte o quasi. Il classe 1988, è un profilo con un background di categoria superiore in quel ruolo, un finalizzatore che è sempre riuscito a capitalizzare al meglio la mole di gioco sviluppata dalla squadra per cui ha giocato, firmando gol pesanti che hanno contribuito al perseguimento dei vari obiettivi della sua lunga carriera. Adesso, dopo aver inciso con le maglie di Cremonese, Salernitana, Benevento e Lecce, ancora la Cremo sta godendo delle sue marcature decisive nei big match, quelli che contano, quelli che valgono una stagione.
Forza fisica, buona tecnica di base, abilità nel gioco aereo, una conclusione, specie con il destro, potente e precisa. Coordinazione ed armonia nell'esecuzione del gesto tecnico, come dimostra la pregevole fattura di numerose realizzazioni di Massimo Coda in carriera. I numeri attestano la grande continuità di rendimento del bomber campano, tanto da renderlo uno dei profili più appetibili in serie cadetta e non solo. Tanto da essere pagato nell'estate 2022, all'età di 33 anni la cifra di 1,5 milioni e gratificato da un contratto triennale da un milione a stagione nella passata stagione al Genoa, finendo per essere ceduto ai grigiorossi in estate, sfiorando il passaggio ai rivali della Sampdoria.
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