"Credo che sia il City Group sia un gruppo forte che sa quello che fa. Ha inserito persone che ne capiscono di calcio come Bigon. È una manna dal cielo per il Palermo che può arrivare in serie A". Così Roberto Biffi, intervistato ai microfoni de "La Repubblica". Fra i temi trattati dall'ex difensore del Palermo, storico capitano rosanero con 372 presenze, anche il gol su punizione siglato da Leo Stulac contro lo Spezia, decisivo ai fini del risultato. Ma non solo...
EX PALERMO
Biffi: “Il Palermo andrà in A, City Group una manna dal cielo. Mi rivedo in Lucioni”
DA STULAC A LUCIONI -"La punizione di Stulac? Io avevo uno stile diverso. Con il senno di poi sembra facile dirlo, ma me lo aspettavo. Il gol si percepiva nell’aria. Quando è stato negato il rigore mi sono detto: o la va o la spacca ed è andata bene. Stulac ha calciato come se fosse un rigore, ma ha fatto un miracolo. È stato veramente bravo e lo dico con il cuore in mano. Sono situazioni che solo chi è stato in campo può capire. Se c'è un giocatore del Palermo nel quale mi rivedo? Lucioni a livello fisico e di carattere è uno come me. Lui è molto più bravo nel gioco aereo, magari io tecnicamente ero un po’ meglio, almeno lo voglio credere (ride ndr). Ma anche Ceccaroni è un ottimo giocatore. Secondo me i due centrali sono la rivelazione di quest’anno", le sue parole.
I PICCIOTTI E LO STADIO -"Il calcio del 'Palermo dei picciotti' era un gioco diverso? Non sono passati cento anni, ma era diverso. Questo è un calcio che si gioca dal basso, più ragionato. Il nostro era istinto. Un calcio forse un po’ più bello, imprevedibile e fantasioso. Ma anche noi avevamo tanti giovani di qualità come Vasari, Tedesco, Caterino, Galioto. Arcoleo ha creato un mix di giovani ed esperti e abbiamo sfiorato un miracolo, per cui ho un grande rimpianto. Di Palermo cosa mi manca? L’entusiasmo della gente. Il fatto di essere fermato per strada, ma poi c’è un ricordo che mi porto dietro. Quella partita del 1990 di Coppa Italia con la Lucchese al 'Barbera'. Per la prima volta dopo i lavori di adeguamento per i Mondiali esordivo alla vecchia Favorita. Nei due anni prima avevamo giocato a Trapani. Adesso quello stadio è vecchio e va ristrutturato. Sicuramente. Ma è un patrimonio della città che non sarà mai smantellato, ma solo migliorato".
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