The Dream Team, la Top 11 All Time del Bologna: storici capitani ed artisti del gol nell’ideale 3-4-3 felsineo

MIRKO PAVINATO

Dopo le ottime stagioni passate con la maglia del Vicenza, città in cui nacque e crebbe anche calcisticamente, Mirko Pavinato giunse a Bologna nel 1956. Divenuto capitano (oggi considerato tra i più importanti della storia degli emiliani) della formazione rossoblu, fu tra i protagonisti assoluti della cavalcata che portò il club felsineo a conquistare il settimo Scudetto della propria storia nella stagione 1963/64, conquistando anche una Coppa Mitropa nel 1961. Restò al Bologna per ben dieci stagioni, dove collezionò 264 presenze senza mai però assaporare il sapore del gol, così come accaduto a Vicenza ed infine a Mantova, società in cui dopo 54 partite, chiuse la propria carriera da calciatore professionista.

MICHELE PARAMATTI

Gioca bene gioca male, Paramatti in Nazionale! Questo il coro che accompagnava le partite disputate dall'ex difensore del club rossoblu, che di preciso, con la casacca dei felsinei, sono state 165 condite anche da 15 marcature. La storia di Michele è davvero da non credere: cresce calcisticamente nella SPAL nel ruolo di terzino ambidestro ma nell'estate del 1995, a ventisette anni, dopo nove campionati passati nelle serie minori e sette con il club di Ferrara, si ritrova svincolato; si allena così con l'Equipe Romagna, quando Lele Oriali, all'epoca direttore sportivo proprio del Bologna, scommette sulla sua voglia di rivincita e gli offre una chance imperdibile.

Proprio con la maglia degli emiliani raggiunge la notorietà sportiva, diventando col passare degli anni capitano della squadra e arrivando a giocare, oltre a numerose stagioni da titolare in Serie A, anche una semifinale di Coppa UEFA nella stagione 1998-1999, durante la quale mette anche a segno il momentaneo vantaggio dei felsinei nella gara di ritorno contro il Marsiglia. Dopo cinque stagioni passate a Bologna, nelle quali ottiene una doppia promozione dalla Serie C1 alla A, nel 2000 viene ingaggiato dalla Juventus. Pur facendo parte delle seconde linee della formazione bianconera, a Torino mette a referto 26 presenze in due stagioni, potendosi anche vantare della vittoria dello Scudetto nella stagione 2001-2002. In seguito fa ritorno proprio in terra emiliana sempre con la casacca dei rossoblu, totalizzando un bottino di 30 presenze ed 1 gol nell'annata 2002-2003, prima di chiudere la carriera con la maglia della Reggiana.

MARCO ANTONIO DE MARCHI

Inizia la propria carriera da giocatore professionista nell'Ospitaletto, dopo aver svolto il percorso delle giovanili tra le file del Como. Accasatosi al Bologna nel 1987, fa parte della squadra che in tre anni vince dapprima il torneo di Serie B per poi arrivare addirittura alla qualificazione alle coppe europee. In seguito, nel corso della stagione 1990/91, si trasferisce alla Juventus per 5 miliardi di lire, passando in prestito dopo un solo anno alla Roma dove colleziona però solo 10 presenze. La stagione 1992/93 lo vede ancora alla corte della formazione bianconera, con la quale vince la Coppa UEFA giocando entrambe le finali contro i tedeschi del Borussia Dortmund.

Torna quindi a Bologna dove, con la fascia di capitano al braccio, guida i felsinei a due promozioni consecutive dalla Serie C alla massima serie italiana, fino ad un settimo posto in Serie A per i neopromossi rossoblu. Non trovando l'accordo per il rinnovo contrattuale con gli emiliani (con i quali in totale ha così collezionato in due occasioni differenti 172 presenze e 8 gol), decide di andare a giocare all'estero: prima in Eredivisie con la maglia del Vitesse e poi in Scottish Premier League tra le file del Dundee. Una volta chiusa la propria attività agonistica, rimane comunque nel mondo del calcio intraprendendo la professione di procuratore sportivo.