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Palermo in Serie C, dura protesta dei tifosi: per la città striscioni contro Lotito, Zamparini e la Lega B

Per le strade della città continua la protesta dei tifosi rosanero contro la decisione del TFN di condannare la squadra in Serie C

Mediagol52

"di Daniele Castelli

Continua l'accesa protesta dei tifosi del Palermo.

La sentenza del Tribunale Federale Nazionale, che ha condannato i rosanero alla retrocessione in Serie C, ha unito i sostenitori del club, accendendo i loro animi: ieri sera, in varie città dell'Italia, tantissimi tifosi si sono riuniti per manifestare il loro dissenso contro gli organi che hanno ribaltato improvvisamente la stagione del Palermo.

La protesta sta continuando anche in alcune zone della città (come ad esempio nella zona del porto o davanti lo stadio Renzo Barbera), dove i rappresentanti della Curva Nord Inferiore hanno affissato striscioni (qualcuno dei quali decisamente di pessimo gusto) contro alcuni dei soggetti direttamente coinvolti nella questione: i maggiori additati sono Maurizio Zamparini, ex patron del club, Mauro Balata (presidente della Lega B) e Claudio Lotito. Il presidente della Lazio possiede infatti anche le quote della Salernitana, che avrebbe dovuto conquistare la permanenza nel campionato cadetto sfidandosi con il Foggia: la decisione di annullare i playout e permettere dunque ai granata di ottenere immediatamente la salvezza, rimane uno dei misteri più inspiegabili di questo finale di stagione.

Alcune foto degli striscioni in questione sono state pubblicate dalla pagina Facebook della CNI, accompagnate dalle seguente descrizione: "Contro chi rovina il nostro Palermo nessuna pietà".

Poche ore fa è giunta comunque una pessima notizia: la Corte Federale d'Appello non ha accolto la richiesta di sospensiva avanzata dalla società rosanero dopo la retrocessione in Serie C decisa dal Tribunale Federale Nazionale e la decisione della Lega di B di disputare immediatamente i playoff senza aspettare il secondo grado di giudizio del Palermo.

Una decisione che certamente turberà ancora di più la società e i tifosi, i quali però stanno continuando a dimostrare il loro sostegno alla squadra e la loro voglia di lottare per ottenere giustizia.