Le valutazioni di Cesare Prandelli.
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Italia, Prandelli: “Questa Nazionale ci darà soddisfazioni. Immobile-Belotti? Vi dico la mia”. E su Balotelli…
L'ex ct Cesare Prandelli dice la sua sulle prestazioni dell'Italia nel turno di qualificazione a Euro 2020
L'ex c.t. dell'Italia, intervenuto ai microfoni di TMW Radio, nel corso della trasmissioni Maracanà, ha detto la sua sulle prestazioni maturate nel turno di qualificazioni a Euro 2020 dalla Nazionale di Roberto Mancini, che ha conquistato ben undici vittorie consecutive: "Questa Nazionale piace perché ci sono giocatori giovani interessanti e con qualità tecniche. E' un progetto che andrà avanti per anni e ci darà delle soddisfazioni. Noi eravamo in transizione ma c'erano meno giovani. Bello che questa Nazionale abbia riavvicinato la gente. Io sto alle dichiarazioni di Bonucci che stanno arrivando piano piano alle Nazionali più forti. La cartina di tornasole si avrà quando le affronteremo, sperando di aver acquisito quella consapevolezza delle grandi. La programmazione è molto difficile, posso solo dire di organizzare tutto come se si arrivasse in finale, non tappa per tappa".
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A proposito, invece, di alcuni dei giocatori che potrebbero trovarsi alla corte del ct Roberto Mancini in vista del prossimo Europeo: "Tonali mi sembra che sia il prototipo del nuovo centrocampista. Abbina qualità tecnica, visione di gioco e capacità di reggere il centrocampo a livello fisico. Zaniolo in questi mesi lo abbiamo visto in più ruoli. Le caratteristiche più importanti sono tecniche ma ha anche molta forza fisica. Può diventare una mezzala importante. Sull'esterno a volte fa fatica nell'uno contro uno a palla ferma. In movimento è devastante. Immobile e Belotti sono diversi ma complementari. In certe partite potrebbero giocare insieme. Immobile conosce meglio il 4-3-3, Belotti è una punta importante, di riferimento. Li vedrei bene insieme ma molto dipende dagli esterni. Se questi sono molto offensivi, è difficile scegliere".
Infine, sull'assenza di Mario Balotelli nelle ultime liste di convocazione: "Il gruppo è più importante dell'individuo, dipenderà da lui, dalla voglia di essere integrato al gruppo, la speranza è di rivederlo fare certi colpi, come ha fatto in passato, e di dare grande continuità di rendimento. Se tornerà protagonista, perché non prenderlo in considerazione. Dipende tutto da lui".
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