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Bosnia-Italia, Mancini entra in casa Juventus: “Caso Sarri-CR7? Ecco cosa ne penso. E su Ibrahimovic…”

Il ct dell'Italia ha parlato del rapporto tra il tecnico bianconero e il fuoriclasse portoghese

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Continua a far discutere la scelta di Maurizio Sarri.

Ieri sera Cristiano Ronaldo ha realizzato una tripletta in occasione della sfida tra il Portogallo e la Lituania, valida per le qualificazioni agli Europei del 2020: CR7 ha così mandato un chiaro messaggio al tecnico della Juventus, che lo aveva sostituito nelle ultime due gare giocate.

Le decisioni di Sarri si erano comunque poi rivelate corrette, visto che in entrambe le occasioni l'uomo subentrato dalla panchina (prima Douglas Costa, poi Dybala) ha deciso la gara realizzando il gol della vittoria. Anche Roberto Mancini, intervistato da Rai Sport il giorno della sfida tra BosniaItalia, ha ammesso di aver apprezzato il coraggio del tecnico della Juventus: "È difficile sostituire un big, perché da un giocatore con le qualità di Ronaldo ti aspetti sempre che possa fare la differenza in qualsiasi momento della partita, ma probabilmente veniva da una settimana con qualche problema fisico e Sarri ha ritenuto giusto toglierlo, sono cose che capitano, non vedo niente di grave, cose del genere succedono a tutti i grandi giocatori e a tutti gli allenatori. 

In seguito un commento su Marcello Lippi, che ieri si è dimesso dal ruolo di ct della Cina: "Mi dispiace per Marcello, è stato ed è un grande, ha vinto tutto nella sua carriera, ho sentito che anche prima c'erano state delle polemiche, non conosco bene la situazione, ma mi dispiace".

Infine su Zlatan Ibrahimovic, che ha annunciato il suo addio ai Los Angeles Galaxy e potrebbe ritornare in Serie A: "Zlatan è stato uno degli attaccanti più grandi al mondo in assoluto, ha fatto tantissimi gol, un giocatore fisicamente strepitoso, nonostante l'età credo che in Italia potrebbe ancora fare la differenza. I ritmi della nostra Serie A non credo siano cambiati negli ultimi 50 anni, non potranno mai essere come quelli del campionato inglese, la Premier è un'altra cosa, gli arbitri fischiano molto meno e le partite sono sempre molto veloci, non potremo mai avere il ritmo di quel campionato".