Carlo Tavecchio ha finalmente preso la propria decisione riguardo alla domanda di grazia avanzata dal difensore centrale del Genoa, Armando Izzo.
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Serie A, Genoa: Tavecchio ha deciso, no alla grazia per Izzo
A sorpresa è arrivata la decisione del presidente della FIGC, riguardo la domanda di grazia avanzata dal difensore del Genoa, nell'ambito della squalifica rimediata per le vicende legate al calcioscommesse.
A differenza di quanto si era ipotizzato qualche giorno fa, il presidente della FIGC ha deciso di non concedere il provvedimento di clemenza al giocatore originario di Napoli, che quindi dovrà scontare per intero la propria squalifica. Izzo tornerà dunque in campo il 12 ottobre prossimo, tre giorni prima della sfida di campionato in trasferta contro il Cagliari di mister Rastelli, completando per intero i sei mesi di fermo disciplinare imposti in sede d'appello dalla giustizia sportiva lo scorso maggio.
La vicenda che coinvolge il calciatore napoletano fa riferimento ad un episodio risalente alla primavera del 2014, quando Izzo militava in Serie B con l'Avellino. Secondo la procura federale il giocatore si sarebbe reso complice di un duplice tentativo di combine sulle gare degli irpini, omettendo di denunciare alle autorità di competenza le informazioni in suo possesso. In primo grado la richiesta dell'accusa era stata di sei anni di squalifica ma il tribunale lo condannò a 18 mesi. Pena poi ridotta di due terzi, tenendo conto delle diverse attenuanti di cui poteva disporre il giocatore di proprietà del Genoa.
A metà agosto, poi, dopo un lungo periodo di attività presso i servizi sociali di Scampia, il quartiere di Napoli in cui è nato e cresciuto, il difensore rossoblu, tramite il proprio legale, Mattia Grassani, aveva avanzato richiesta di grazia al presidente federale. Richiesta che un mese dopo, nonostante le indiscrezioni circa una sua possibile approvazione, alla fine Tavecchio ha deciso di non concedere.
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