"Fallimento vecchio Palermo? È difficile commentare in negativo un presidente che ci ha fatto vedere l'Europa League e sognare la Champions, ricordando sempre che il Palermo veniva dalla Serie C2. Io giocavo a Piacenza e da calciatore venni a vedere uno spareggio per restare in C1 contro la Battipagliese, nel corso del quale pareggiamo 0-0 e fummo retrocessi, salvo poi accedere nuovamente al campionato grazie alla mancata iscrizione dell'Ischia. Io iniziai a giocare nel calcio che conta nei primi anni 90 fino a fine 2009, e il Palermo iniziò ad essere una società importantissima e ad vere il prestigio che meritava dal 2002-2003 con Zamparini che certamente ha sbagliato gestione e scelte in qualche annata, ma ha fato sì che questa squadra arrivasse in Serie A e ci rimanesse da protagonista per la maggior parte del tempo, raggiungendo anche l'Europa League. Poi come tutti i presidenti egocentrici, che ascoltano poco e credono di sapere tutto, ha commesso l'errore gravissimo, in virtù della sua età , piuttosto che per la mancanza di risorse, di non mettersi da parte. Alle volte ciò accade per amore degli stessi patron e perché può succedere di fare fatica a passare il testimone a qualcun altro, ma continuo a dire che Zamparini avrebbe dovuto lasciare qualche anno prima. Quando ha deciso di farlo era tardi, anche se io, da tifoso del Palermo, sono sempre stato dalla sua parte perché ci ha fatto entrare il club nell'olimpo del calcio che conta, dopo 32 anni che il club rosanero non vedeva categorie di prestigio come la Serie A. Impossibile dimenticare che sono stati lanciati giocatori importanti quali Grosso, Barzagli, Zaccardo e Toni, che hanno vinto tra le altre cose un Mondiale, e per questo non si può che ringraziare anche Zamparini. Purtroppo questo grandissimo lavoro è stato macchiato nel finale, però ci tengo a ripetere che quando sei innamorato dei tuoi figli o di tua moglie lasciarli andare, anche nei momenti di profonda crisi e difficoltà, è sempre molto difficile"
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