"Ho seguito il nuovo Palermo quest'anno, anche dal vivo, avendo avuto una domenica la fortuna di non giocare mentre i rosanero disputavano il loro match in Calabria, a Cittanova. La squadra è ben costruita, nel suo girone è la più forte e tutti i palermitani la seguono sempre con tanta passione perché hanno quei colori ben impressi e radicati nel cuore. Si è formata una società molto solida, conosco molto bene il direttore sportivo, Renzo Castagnini, è una persona molto capace, un bravissimo direttore sportivo che ha fatto bene anche in Serie B. E' una persona per bene, di tanta esperienza, e che è stato umile ed intelligente a capire le dinamiche della Serie D facendo sì che venisse fuori una grandissima squadra, senza spendere troppi soldi come magari ha fatto qualche altro club in passato. È una società che io personalmente non conosco bene in termini di proprietà, ma apprezzo e stimo anche Rinaldo Sagramola, un altro dirigente molto preparato. Non ho invece cognizione specifica di quella che è la presidenza, anche se, quando spesso scendo a Palermo, i miei amici mi parlano di una società solida e profili molto seri. In Lega Pro, con questo bacino di spettatori che ha il Palermo e il seguito considerevole, può essere costruita una squadra per provare ad andare in Serie B. Io sto avendo nuovamente l'esperienza della Serie C quest'anno con la Reggina e vi dico che paradossalmente riscontro un livello di difficoltà maggiore rispetto al campionato cadetto, però il Palermo ha tutte le carte in regola per provare il doppio salto. Gap tecnico tra D e C? Giocatori come Sforzini, Pelagotti, Santana, sono tutti calciatori che possono giocare senza problemi in C e anche ad alto livello. Ci sono anche Floriano e Martinelli, che in Lega Pro possono fare tranquillamente la differenza, inoltre quest'ultimo l'ho avuto in Serie B con me a Modena e l'anno precedente ha vinto il campionato con il Brescia. Stiamo parlando di giocatori che in Serie C sarebbero protagonisti vincenti, in più Castagnini sa fare bene il suo mestiere e saprà come intervenire per costruire una squadra competitiva in grado di vincere il campionato, considerando che nella prossima stagione il Palermo si troverebbe un'ossatura, sia sul piano tecnico che dirigenziale, già pronta, che conosce ambiente, città e gruppo, vantaggio non da escludere. Fare ogni anno la squadra nuova non sempre è una tattica vincente, a volte inserire troppi giocatori nuovi che non conoscono la città, l'ambiente e la società non è un bene. È invece molto più facile inserire 5-6 giocatori con criteri specifici e mirati che andare invece a cambiare tutta la rosa, e il direttore Castagnini è stato bravo sia nel creare un organico forte per la Serie D, ma anche nel porre basi importanti per la C".
zamparini
