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Taibi-Mediagol: “Coronavirus e calcio, ho la mia idea. Il nuovo Palermo e l’era Zamparini. Crisi Milan e modello Atalanta, la Reggina ed il futuro…”

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"La situazione del Milan? Credo che la crisi economica abbia colpito tutte le squadre italiane, con la differenza che la Juventus ha un presidente che di nome fa Andrea Agnelli, un personaggio fortissimo a livello economico, nell'Inter è entrato un vero colosso dell'economia cinese, mentre nel Milan è arrivato un patron che ha sicuramente un capitale considerevole alle spalle ma al quale ancora mancano diversi step prima di arrivare ai livelli del Milan di Berlusconi dove si investiva in modo ingente ed oculato e si faceva bene, abituando così altrettanto bene gli stessi tifosi, adesso a tornare indietro si fa fatica. Credo che questa sia una società che, visti i ridimensionamenti che probabilmente metterà in atto con la possibile partenza dei vari big attualmente sotto contratto, come Ibrahimovic, Romagnoli e Donnarumma, non verrà vista bene dai tifosi, ma con la crisi economica che c'è in questo periodo puoi anche non trovare patron come Zhang dell'Inter o lo stesso Agnelli. Ritengo che il Milan debba fare alcuni anni come la Lazio, ripartendo quasi da zero e trovando progressivamente giocatori che poi dovranno costituire lo zoccolo duro per andare a giocarsi le competizioni nazionali. I tifosi sono sempre stati abituati a vedere il Milan in Champions League che lottava e vinceva, e credo che adesso ci vorrà un po' di tempo prima che i rossoneri possano rientrare pienamente in questi ambiti. Maldini-Boban? Li conosco entrambi bene perché ho avuto la fortuna di giocare con loro, sono due persone straordinarie e con grande personalità. L'addio di Boban ritengo che sia stato voluto da entrambe le parti, perché quando un profilo come lui capisce che non c'è la possibilità di lavorare come meglio crede, decide correttamente di farsi da parte, un po' come Paolo Maldini. Tra l'altro non bisogna dimenticarsi che Paolo è rimasto per tanto tempo fuori dal calcio, pur avendo tante offerte per ricoprire ruoli e cariche importanti, perché ha sempre aspettato la chiamata del Milan sostenuta da un progetto ambizioso. Loro sono arrivati in un momento storico particolare, l'anno precedente il club ha fatto investimenti importanti con Leonardo in dirigenza, e adesso con Boban e Maldini c'è stato un considerevole ridimensionamento perché si erano già spesi tanti soldi l'anno prima. Quando vai ad investire non è sempre detto che indovini i calciatori giusti e poi fai fatica anche a mettere le pezze. Alcuni dicono che entrambi non sono pronti per gestire sul piano dirigenziale un club di quel prestigio, ma ritengo che non sia vero, perché le squadre si fanno con le risorse e gli investimenti ingenti e mirati. Se non si da il giusto budget ad un direttore o chi per esso, fare miracoli diventa difficile,  puoi anche comprare qualche buon giocatore con poco, ma se devi competere con i grandi colossi del calcio devi investire".

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