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Cinesi al Milan, parla Han Li: “Ecco perché nostri investitori in Serie A, club apparterrà ai tifosi rossoneri. Sui documenti falsi…”

Cinesi al Milan, parla Han Li: “Ecco perché nostri investitori in Serie A, club apparterrà ai tifosi rossoneri. Sui documenti falsi…”

L'intervista de 'La Gazzetta dello Sport' ad Han Li, direttore esecutivo di SinoEurope Sports. "Costruiremo un ponte tra il club e il mercato cinese".

Mediagol40

La Serie A accoglie i fondi cinesi.

Dopo Zhang Jindong e la Suning per l'Inter, ecco altre cordate asiatiche per Milan e, salvo sviluppi inattesi, per il Palermo (qui le ultime).

In casa rossonera i discorsi sono praticamente conclusi e la SinoEurope Sports viaggia spedita verso il closing. "Gli investitori ci sono, faremo grande il Milan", rassicura Han Li, direttore esecutivo di Sino­Europe Sports, a 'La Gazzetta dello Sport'. "Perché il nostro gruppo ha deciso di comprare il Milan? Il Milan è una delle più grandi squadre al mondo, con una storia piena di glorie e successi. I milanisti si trovano in ogni angolo del pianeta, soprattutto in Cina. Le prime partite di calcio trasmesse in Cina, alla fine degli Anni 80, erano quelle della Serie A, ed era soprattutto il Milan che entusiasmava gli spettatori - ha raccontato Li - . Abbiamo diverse generazioni che sono cresciute col Milan, e io sono uno di loro. Il club ha tutto il mio rispetto. Sono grato al signor Berlusconi per averci affidato questo compito leggendario di riportare il Milan al top".

Piano per rilanciare il Milan -"Inizieremo a formare un management solido, poi faremo il nostro meglio nelle sessioni di quest’inverno e della prossima estate per creare una squadra più forte. Nel frattempo, ci concentreremo sullo sviluppo del business in tutto il mondo, soprattutto in Cina. Cercheremo di espandere la nostra influenza internazionale in vari campi, attraverso i nostri contatti e i partner strategici. Al contempo, costruiremo un ponte tra il club e il mercato cinese, integrando risorse strategiche globali".

Quotazione in Borsa -"Affare Milan un’operazione finanziaria che punta a ottenere un profitto magari da una futura quotazione in Borsa, senza una base sportiva? La trattativa è basata sulla passione e sull’amore che abbiamo per il club, per questo abbiamo chiamato la società ­veicolo “Rossoneri”. Vogliamo che il club appartenga a tutti i tifosi, e questo è un aspetto centrale della transazione. Dopo il closing faremo di tutto per migliorare il club. Bloomberg e Caixin hanno rivelato l’esistenza di documenti bancari falsi, attribuiti a Bank of Jiangsu e Bank of Dongguan, che sarebbero stati inviati da voi a Fininvest a supporto della consistenza finanziaria della cordata? Non è vero, come abbiamo già chiarito in un comunicato stampa".