Palermo, ma il closing? Zamparini: “Adesso parli Baccaglini”

Appesi a una parola: closing. I tifosi del Palermo conoscono l'importanza del passaggio di proprietà del Palermo Calcio in questo periodo storico.

Reduci da due stagioni disastrose sul piano della gestione societaria, i rosanero accoglierebbero con entusiasmo le fresche risorse tanto illustrate da Paul Baccaglini e dal gruppo che rappresenta. A parole, tutto fin troppo gradevole: nuova proprietà, presidente tra la gente e fondi per tornare a giocare ad alti livelli. Ma ad oggi si parla solamente dell'ennesimo rinvio della chiusura dell'affare. Peraltro, da ambo le parti coinvolte nelle trattative, si registra un principio di nervosismo, non proprio funzionale al normale svolgimento delle negoziazioni.

Lunedì sera Zamparini ha lasciato Londra, senza aver trovato il definitivo accordo economico con Paul Baccaglini e chi sta dietro la YW % F Global Limited: si presume che l'asta, data la condizione attuale del club (retrocesso in Serie B e con un appeal mediatico davvero basso), stia procedendo al ribasso e che l'imprenditore friulano non voglia "perderci troppo".

Intanto lo stesso Zamparini rompe il silenzio con la stampa e risponde telegraficamente: "Sono rientrato lunedì sera da Londra, ma non aggiungo altro. Sarei in silenzio stampa pure con la mia mamma che è sepolta nella tomba, poveretta - dice a Live Sicilia -. Ma così come non parlo io, non si esprime neanche Baccaglini. Evidentemente non dice nulla su questa trattativa e, allo stesso modo, non dico nulla neppure io. La stampa chiede a me ma le parti in causa per la cessione del Palermo sono due. Non ho nient'altro da affermare, adesso tocca a lui parlare". L'ultima uscita pubblica di Baccaglini risale a venerdì 12 maggio, quando di pomeriggio diramò questo comunicato ufficiale attraverso il sito di riferimento del club di viale del Fante (approfondisci qui).

CLOSING PALERMO, COMUNICATO UFFICIALE PAUL BACCAGLINI