Il Vicenza ha la sua nuova guida tecnica. L'ex Reggiana, campione uscente del girone B di Lega Pro, Aimo Diana ha sposato il progetto biancorosso che vede nell'ex Palermo Rinaldo Sagramola il polo manageriale. Dopo l'annuncio via social, la compagine veneta ha presentato il mister in sede di conferenza stampa. Di seguito, le sue parole:
SERIE C
Vicenza, ecco Diana: “Ringrazio Sagramola. La proprietà può fare la Champions League”
“Voglio ringraziare Sagramola, il direttore Matteassi, la proprietà, la famiglia Rosso per questa grande opportunità. Io mi sono guadagnato la B sul campo e credo che per struttura, per storia e per forza societaria questa sia come una Serie B di grande livello. Sono stato contattato sin da subito e sono stato io a voler aspettare per risolvere alcune mie questioni per capire come affrontare le stagioni future. La possibilità di Vicenza per me è stata subito gradita e quando c’è stata la possibilità ho dato la mia disponibilità perché sono convinto che questa sia una grande società”.
“Abbiamo un direttore sportivo giovane, bravo e grandi capacità. Abbiamo una proprietà che credo sia una di quelle che possa fare la Champions League. Io credo che è la cosa migliore che poteva capitarmi. Sono felicissimo, il mio staff è carico per questa nuova esperienza, credo che lavoreremo giorno e notte per arrivare al risultato che la società ci chiede: quello di migliorare, di provare a fare qualcosa di importante. Questa categoria la conosco molto bene, non serve solo questa tipologia di struttura, purtroppo, ma servono anche tante altre cose. Ci vuole tanto altro nei giocatori, ci vuole grande appartenenza, grande fame e grande voglia ed è quello che noi cercheremo di portare a Vicenza. Se verranno dei giocatori qua vuol dire che avranno grandissime motivazioni e grande fame di voler fare grandi risultati. Più una squadra gioca bene, più è facile che vinca. Si portano giocatori di una certa mentalità anche i giocatori che ci sono in questo momento perché è una rosa con degli ottimi giocatori, se riusciamo a dare una mentalità, creare un team forte, un team che dobbiamo creare noi, riusciremo anche ai ragazzi a dare una mentalità che ci possa aiutare a toglierci le nostre soddisfazioni. Ringrazio per l’opportunità ho una voglia smisurata di cominciare”.
“Piazza pesante? La stessa domanda che mi hanno fatto due anni fa a Reggio. Abbiamo visto tutti come è finita. La sfida per me non è ambientale, la sfida per me è tecnica, sulle motivazioni e sul raggiungimento di un obiettivo. A me piace essere giudicato per i fatti per quello che riuscirò a fare e ci vuole grande pazienza ci vuole un atto di fede e avere fiducia nelle persone con il quale si lavora, io ce l’ho. Soprattutto con il mio gruppo di lavoro che integrerò con le persone che sono rimaste a Vicenza. Non ho paura della situazione ambientale. Immagino che ci sia voglia di grande calcio ma perché a Vicenza si respira grande calcio. Mi piacerebbe provare a riportare questa speranza e questa voglia e portare i nostri tifosi, perché abbiamo una tifoseria straordinaria. Far si che siano orgogliosi dei ragazzi che vanno in campo e del loro allenatore del proprio staff tecnico e della propria società. Questo è l’obiettivo, ricreare un ambiente che sia d’aiuto per tutti”.
“Ci stiamo parlando da un po’ e stiamo prendendo in mano la rosa, i giocatori, caratteristiche. Purtroppo o per fortuna questa categoria la conosco molto bene e conosco bene tutti i giocatori della rosa e aldilà della situazione modulo stiamo cercando di valutare quali sono le possibilità per i ragazzi. La squadra è composta da ottimi giocatori. Stiamo cercando di trovare in questi giocatori se c’è la voglia di migliorarsi di fare di cominciare. Di vedere i ragazzi sul campo, li si può interagire. Si stanno facendo tante valutazioni sia sui giocatori in rosa che su eventualmente giocatori che per caratteristiche ci possono dare una mano nell’obiettivo di migliorare e di provare a migliorarsi. In questo momento si sta valutando tante cose anche sui nostri giocatori che sono ottimi”.
"Al momento non stiamo facendo questo tipo di valutazione, piuttosto stiamo lavorando sulla rosa che abbiamo in questo momento. Poi ci sarà il modo di esplorare altre situazioni. Ho allenato 100/150 giocatori è chiaro che ce ne son tanti bravi. Se ho detto di no a qualche club di B? No. Progetto tecnico? Io ho un mio progetto tecnico tattico che porto avanti da tantissimi anni però poi quando mi ritrovo in una squadra nuova devo anche fare delle valutazioni diverse. Ho dei principi di gioco abbastanza chiari. Bisogna trovare una struttura, mettere i giocatori nel proprio ruolo senza cercare di depotenziarli. Riuscire ad avere la disponibilità dei ragazzi chi non riesce non farà parte del mio progetto”.
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