Franco Lepore è stato senza dubbio il protagonista della doppia finale playoff di Serie C tra Lecco e Foggia, con una rete magistrale su calcio di punizione allo "Zaccheria" con un precedente assist ed una doppietta nel match di ritorno. Il classe 1985 in conferenza stampa ha dichiarato:
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Lecco, Lepore: “Ci davano per morti. Ecco come faccio a essere così nonostante l’età”
"Come faccio a essere così alla mia età? Faccio tanto lavoro extra campo che mi aiuta tantissimo, curo l'alimentazione, tengo al mio fisico. Questo non deve mai mancare, a prescindere dal calcio, è molto importante per me essere d'esempio per i giovani. Questa è la sesta promozione, la prima dei playoff, mia moglie l'aveva predetta. Promozione inaspettata? Ci davano per morti, in ogni partita dei playoff eravamo le vittime, avevamo perso in partenza. Noi in silenzio ci siamo detti di far parlare i fatti. Una promozione veramente bella e importante. Il terzo gol? Mi aiutato aver giocato da attaccante esterno da ragazzino, il fiuto del gol ce l'ho sempre avuto. Una grandissima soddisfazione, abbiamo lasciato le chiacchiere agli altri, dimostrando di essere una squadra di uomini veri e giocatori importanti, anche i più giovani. Per quanto riguarda me, io ho sempre lavorato in silenzio, per me stesso e per mia madre, che mi ha cresciuto, è stato un esempio di vita. Sono in scadenza, bisognerà parlare con il presidente, niente nel calcio è scontato. Ci godiamo la festa e poi vediamo. Nell'arco della mia carriera sono anche stato sfortunato, a 24 anni ho rotto la caviglia, ma non ho mollato mai e mi sono tolto delle grandi soddisfazioni anche in C. È importante a prescindere dalla categoria, essere ricordato per l'uomo e il professionista che sono. Lecco mi ha dato tanto, i ragazzi della curva ci hanno seguito dappertutto, anche sotto il diluvio. Loro hanno fatto dei sacrifici per venirci a vedere, abbiamo voluto regalargli delle soddisfazioni".
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