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Serie A, Sconcerti senza filtri: “Pirlo? O hai carisma o sei Guardiola. Conte, Suning non dimentica…”

FLORENCE, ITALY - JUNE 08: Mario Sconcerti during the presentation of the book on Ferruccio Valcareggi at Centro Tecnico Federale di Coverciano on June 8, 2018 in Florence, Italy.  (Photo by Gabriele Maltinti/Getty Images)

Mario Sconcerti fa il punto sul campionato di Serie A

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Parola a Mario Sconcerti.

Il campionato di Serie A sta per ripartire ed il noto giornalista e commentatore televisivo, attraverso le colonne del 'Corriere della Sera', senza reticenze, ha detto la sua sulla scelta da parte della Juventus di puntare su Andrea Pirlo dopo l'addio di Maurizio Sarri. "E' un nome rischioso. Vero che conosce tantissimo il calcio ma tutti i giocatori lo conoscono. Tante volte i grandi giocatori hanno qualche problema a farsi capire dagli altri giocatori. Devi avere un estremo carisma oppure sei Guardiola, e Pirlo non mi sembra onestamente simile a lui. Guardiola è un ossessionato dal calcio e parla sempre di calcio. Bisogna essere instancabili e avere una grandissima cultura del lavoro”.

E su Antonio Conte: "E' un altro allenatore completamente diverso da Pirlo. Forse lui assomiglia di più a Guardiola, ha le sue stesse ossessioni. Credo che sia un anno molto particolare per Conte e per l’Inter. Le cose che sono successe non sono piaciute ai padroni dell’Inter, i molto ricchi non amano essere messi in discussione pubblicamente e non dimenticano. Soprattutto quando pagano un contratto da 45 milioni in tre anni. Conte ha molto da dimostrare, soprattutto che non è prigioniero del proprio contratto, ma che è guidato davvero dalla voglia di riportare l’Inter vicino ai traguardi che ha sempre raggiunto. Momento molto particolare per gli allenatori: i migliori sono all’estero o non allenano in Italia. Tra tutti i nostri allenatori soltanto Conte ha vinto un campionato in Italia, gli altri devono ancora dimostrare e sono in una generazione di mezzo. Conte può riportare l’Inter a vincere ma è un anno di grande stress per lui e per la società”.