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Milan-Sassuolo, Dionisi: “Berardi? Incrociamo le dita. Nostra vittoria è la salvezza”

Milan-Sassuolo
Le dichiarazioni in sala stampa di Alessio Dionisi, tecnico neroverde, alla vigilia di Milan-Sassuolo in Serie A.
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Dopo la dolorosa sconfitta casalinga contro il Genoa, il Sassuolo è chiamato a rialzarsi contro il Milan a "San Siro" in un match dall'esito non scontato date le numerose defezioni della formazione rossonera. Queste le dichiarazioni alla vigilia del tecnico neroverde Alessio Dionisi:

"Il Milan è una squadra forte che non sbaglia mai in casa, ha vinto con il PSG. Ci sono momenti poi durante la stagione e ci arriviamo tutte e due con dei problemini sia numerico che dai risultati".

Le difficoltà dei difensori -"I dati oggettivi non si possono negare, se siamo la seconda squadra che ha preso più gol siamo la seconda squadra che ha preso più gol. I gol non li prende solo il portiere. Possiamo lavorare meglio, mi aspetto di più da tutti perché in alcune zone di campo concediamo uscite semplici agli avversari. Poi ci sono stati tanti errori individuali, più del solito, hanno compromesso partite, risultati, hanno rallentato la crescita di alcuni. Ferrari è già qui da tanto tempo, indossa la fascia quando gioca, in estate era stata fatta una scelta, poi è rientrato. I nostri centrali hanno le qualità per giocare titolari in A e nel Sassuolo, poi ci sono momenti, se sai stare dentro questi momenti e combatterli, riesci a far meglio, poi i centrali da soli non possono determinare il risultato da soli, hanno bisogno di una squadra. 

Le condizioni di Berardi, assente lo scorso match contro il Genoa - "Domenico non si è allenato il giorno dopo la partita perché era malato, poi ha fatto tutti gli allenamenti con la squadra. Incrocio le dita perché col Genoa c'era, si è ammalato nella notte prima della partita, su questo non posso dare risposta".

La crescita di Pinamonti - "Con il Genoa ha fatto una buona partita, alla faccia di chi lo critica, perché penso che per 12 mesi ho dovuto parlare di Pinamonti, ma anche quest'anno perché sento i mugugni allo stadio, non è facile per un giocatore che non ha la struttura consolidata in Serie A. A Empoli, la sua migliore stagione, fece 13 gol di cui 9 su azione. Non è un bomber da 30 gol, è un giocatore che fa tante cose per la squadra, aiuta la squadra, lo sta facendo di più, la consapevolezza sta crescendo e la deve mettere all'interno della squadra perché in questa squadra un '99 non è un giovane e si deve assumere delle responsabilità di squadra".

L'obiettivo del Sassuolo -Il nostro campionato è la salvezza, fa male dirlo, ma il nostro obiettivo, la nostra vittoria del campionato è la salvezza. Inutile che ci dipingano come fantasmagorici, il nostro campionato è quello. Poi abbiamo una società diversa, che crede nelle cose in cui non credono altri.

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