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Caos Pescara, Sebastiani: “Il calcio non è guerra! Abbiamo il 25% di possibilità di salvezza”

Daniele Sebastiani

Le parole di Daniele Sebastiani, presidente del Pescara, dopo la dura contestazione dei tifosi.

Mediagol40

Dura contestazione a Pescara. Nel corso della cena di Natale della squadra di Oddo, cento tifosi della Curva Nord hanno raggiunto Memushaj e compagni per manifestare tutto il loro disappunto nei confronti dell'attuale situazione.

Calci e pugni nei confronti delle automobili dei calciatori e un chiaro messaggio a Massimo Oddo (qui i dettagli)

"Il calcio non è una guerra, è un gioco. La cena non si rimanda perché si perde, anche malamente, a Crotone - ha commentato il presidente del club abruzzese, Daniele Sebastiani -. I ragazzi stasera mettono la faccia, è così che funziona, sono corresponsabili come me e l'allenatore. Non ho parlato con i tifosi fuori, ma anche oggi ne ho ascoltati alcuni. Spero che la protesta resti nei limiti e non vada oltre perché abbiamo bisogno di loro. Vogliono una squadra che lotta e noi abbiamo perso punti da polli, è quindi normale che si arrabbino. Io non ho detto che non facciamo il mercato, ma magari che se facciamo 8 punti è difficile portare giocatori forti - ha sottolineato Sebastiani da quanto evidenziato da ForzaPescara.com -. Qualcuno ha interpretato le mie parole a suo piacimento, evidentemente c'è chi vuole fare confusione. Magari sarò antipatico a molti, ma a me non me ne frega niente e certe persone non le ascolto nemmeno. Questa società ha sempre fatto i fatti. Abbiamo il 25% di possibilità di salvarci perché siamo in quattro a giocarci la salvezza. Speriamo di migliorarci col mercato. Qualcosa abbiamo sbagliato, di sicuro, ma col senno di poi è tutto più facile. Se solo avessimo avuto la possibilità di avere l'attaccante sempre disponibile avremmo fatto dei punti in più, ma non possiamo guardare al passato. Ora ci servono giocatori in grado di portarci esperienza e capaci di gestire meglio certe partite, vedi Crotone dove avevamo raddrizzato la partita e non siamo riusciti a mantenere. Di attaccanti che in Serie A garantiscono gol ce ne sono pochi. Ci sono molti giocatori presi per fare gol che stanno avendo grosse difficoltà. Noi nella nostra rosa abbiamo Bahebeck che poteva fare al caso nostro, ma purtroppo non è riuscito a fare due partite consecutive. Forse abbiamo sopravvalutato la rosa e peccato di presunzione, l'importante era non stravolgere la rosa ma evidentemente non sempre è tutto automatico, si possono fare errori. C'è tempo per riparare e non vogliamo fare errori. Oddo non è in discussione. Si abusa spesso della parola progetto nel calcio, noi l'abbiamo fatto con lui. Si passa anche per momenti negativi, non è che cambiando un allenatore al giorno si fa meglio. L'allenatore è seguito dalla squadra, lavora bene sul campo, siamo noi che dobbiamo dargli i correttivi necessari per fare meglio".