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Spezia-Palermo 0-0: Contesa di tattica e nervi al “Picco”, solidità e un buon punto per ripartire

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PRIMO TEMPO - Il Palermo affronta l'insidiosa trasferta in terra ligure con la voglia di consolidare il ruolo di capolista del torneo, iniziando col piede giusto il girone di ritorno. Lo Spezia di Fabio Gallo sogna lo sgambetto ai primi della classe e vuole confermare davanti al proprio pubblico l'ottimo momento di forma.

Nulla cambia in termini di modulo per Bruno Tedino che conferma il canonico 3-5-2 seppur con un paio di variazioni obbligate relativamente agli interpreti. All'assenza pesante di Rispoli, si aggiunge la sindrome influenzale che costringe al forfait Josip Posavec.

Spazio tra i pali all'esperto Pomini, linea difensiva composta da Dawidowicz, in luogo dell'ormai ex Thiago Cionek, Struna centrale di regia e Bellusci sul centro-sinistra. Jajalo,Chochev e Coronado, mezzala con licenza di offendere, in zona nevralgica. Il jolly Fiordilino presidia la corsia di destra, Aleesami titolarissimo sul binario mancino. Il tandem macedone Trajkovski-Nestorovski a formare il reparto offensivo.

Terzi è il capitano dei liguri e guida la pattuglia degli ex rosanero completata da Bolzoni e Gilardino.

Gallo e Tedino tengono in panchina, pronti a subentrare in corsa, i due ultimi arrivati Palladino e Moreo.

Padroni di casa che provano a partire forte e pressare alto sull'onda emotiva della spinta del pubblico. Palermo che, giocoforza, abbassa un po'il baricentro in avvio ma resta corto e compatto senza correre rischi di rilevo.

Squadre molto dense ed attente in fase di non possesso. Equilibrio sostanziale, con il Palermo che, una volta prese le misure, cresce in termini di supremazia territoriale e possesso palla in mezzo al campo.

La logica conseguenza di tale inerzia è la prima vera palla gol del match: Nestorovski addomestica col petto un cross deviato di Fiordilino e scarica col destro, da posizione defilata, trovando solo l'esterno della rete.

Ancora l'intraprendente talento palermitano imbuca bene in verticale per Trajkovski: il destro dal limite del numero sette rosa è pronto ma centrale. Il colpo di testa di Mastinu, al minuto 35, non impensierisce Pomini.

La partita non è bella ma risulta tuttavia godibile per ritmo ed intensità agonistica.  Nestorovski regala l'ultimo squillo: la sua incornata in sospensione non trova la porta e la prima frazione si chiude a reti inviolate.

 

SECONDO TEMPO - L'avvio di ripresa evidenzia un Palermo più autorevole e desideroso di cambiare marcia. Una bella percussione di Chochev palla al piede mette in crisi la retroguardia ligure che riesce a murare in extremis l'assist del bulgaro.

Coronado in slalom spacca la densità della compagine di Gallo, Chochev scarica sull'accorrente Aleesami ma sul cross del norvegese Trajkovski incorna debole e centrale.

La gara si accende e Pomini si conferma Superman negando il vantaggio a Gilardino con una prodezza in tuffo alla sua destra sul destro dell'ex Parma.

Tedino cambia le carte in tavola: fuori l'ottimo Fiordilino e dentro Moreo.  Mossa decisamente offensiva con Trajkovski che scala alto sulla corsia di destra. 3-5-2 che diventa 3-4-3 in fase di possesso.

Il nuovo acquisto rosanero si mette subito in evidenza: Moreo lavora una palla spalle alla porta e scarica per Coronado che sfiora il palo con una rasoiata di destro.

Gallo risponde gettando nella mischia l'ex Genoa Palladino. Le due squadre non sono paghe del pari e vogliono puntare all'intera posta in palio nella fase cruciale del match.

Un intervento con la spalla di Bolzoni, su cross di Chochev, genera le proteste di Aleesami ed un relativo battibecco tra i due. Il norvegese si prende un giallo e lo screzio scalda un po' gli animi sul terreno di gioco.

Tedino richiama Trajkovski e concede l'ultimo scorcio di match a Murawski.

Il Palermo chiude in crescendo e colleziona un paio di corner costringendo lo Spezia sulla difensiva.

Non pago, il tecnico rosanero gioca nel finale la carta La Gumina in luogo di Nestorovski.

Marilungo rileva Gilardino. La gara si trascina senza scemare comunque di intensità fino al fischio finale ed il pari ottenuto in fondo soddisfa entrambe le formazioni.