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PALERMO, ZAMPARINI LASCIA: TUTTI GLI ALLENATORI DAL 2002 A OGGI (elenco aggiornato)

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Ballardini compie il miracolo salvezza, ma l'estate che segue non è delle più tranquille. Zamparini ingaggia come direttore sportivo Rino Foschi, legato a Ballardini da un rapporto non proprio idilliaco (anni prima Foschi aveva richiesto al mister ravennate di subentrare al Cesena in una situazione drammatica; il Balla prima accettò, poi declinò l'invito. Il Cesena retrocesse e Foschi e la legò al dito). Foschi tuttavia dura il tempo di poche settimane: il 29 luglio c'è già un nuovo direttore sportivo: con Daniele Faggiano le cose sembrano essere messe al proprio posto. Se le relazioni tra ds e allenatore sono positive, lo stesso non può dirsi tra tecnico e presidente: all'indomani della chiusura del calciomercato estivo (1 settembre): Zamparini dichiara a Ballardini che la squadra allestita in estate è da decimo posto. Forte divergenza di veduta e dimissioni presentate dal tecnico ravennate. Zamparini non è impreparato, perché già da ferragosto è in contatto con Roberto De Zerbi, giovane rampante con alle spalle l'esperienza al Foggia (sponsorizzato da Gianni Di Marzio, consulente del patron). De Zerbi è il pupillo del patron: ha idee di calcio offensive, vuole una maturazione dei giovani di cui è pieno il Palermo... ma c'è un problema: rimedia sconfitte una dietro l'altra. Sette consecutive e sette nelle prime sette al Renzo Barbera. L'esonero non viene minimamente preso in considerazione da Zamparini per tre ragioni: crede in De Zerbi, non vuole esborsare i 500mila euro previsti dalla clausola anti-esonero e, infine, non riesce a trovare l'accordo con Ballardini, candidato numero uno a subentrare. Le parti (Zamparini e De Zerbi) arrivano alla rottura il 30 novembre 2016, dopo l'eliminazione in Coppa Italia per mano dello Spezia. Al posto del mister bresciano, non arriva Ballardini, bensì...