Uno zero a zero che crea ulteriori dubbi e rimpianti in seno alla squadra rosanero. Il principale: quell’occasione di Vazquez ad inizio ripresa (deviazione impercettibile di Mirante) su cui si poteva costruire una vittoria di enorme valore - scrive l'edizione odierna de 'La Gazzetta dello Sport' -. E invece, lungo il sentiero minato della salvezza i siciliani quartultimi (a 4 punti dal Frosinone) devono frenare in discesa al cospetto di un Bologna campione di regolarità, pieno di consapevolezze, cui si può chiedere a questo punto anche il 7° posto oltre la salvezza ormai virtualmente raggiunta.
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Palermo: Posavec salva Zamparini da ulteriori contestazioni. Vazquez, che rimpianto
L'analisi del day-after.
Il vento impetuoso di Palermo sembra poter alitare su una colorata vittoria scaccia-crisi, eppure non trascina la partita dove i rosanero vorrebbero: non c’è Sorrentino, costretto a un riposo precauzionale, ci sono i redivivi Vitiello, Maresca e Vazquez (non al 100%), ma almeno c’è quella unità di crisi governata da Iachini che anche in tempi di vacche magre riesce talvolta a compiere l’impresa.
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Proprio il Mudo, al culmine del forcing siciliano, ha sui piedi il colpo del k.o., ma al 17’ della ripresa si fa deviare il tiro a colpo sicuro da Mirante, fallendo il match point all’interno dell’area piccola. Più di così - sottolinea la Rosea -, il Palermo non riesce a produrre. E se non ci fosse un Posavec elettrico, capace all’esordio di stoppare il poco cinico Destro e spegnere gli ardori di Donsah, il Barbera sarebbe potuto diventare teatro di un 3° k.o. di fila, col coro in tribuna a raddoppiare la razione per Zamparini, destinatario ieri comunque di cori impietosi da parte della curva.
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