Spensieratezza e voglia di rimettersi in gioco. Un allenatore esperto, mite e pacato per salvare una stagione fin qui drammatica. Dopo Iachini, Ballardini, Schelotto, Viviani, Tedesco e Bosi, ecco il settimo volto sulla panchina del Palermo 2015-16: è Walter Alfredo Novellino.
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Palermo, la giornata di Novellino: “Serve grande entusiasmo”. E Zamparini…
Il tecnico di Montemarano già in campo questo pomeriggio per guidare la sua prima seduta.
Il tecnico di Montemarano si rimette in gioco a distanza di un anno esatto: il 28 febbraio 2015 aveva terminato il suo rapporto col Modena, poi affidato a Mauro Melotti. Novellino ritrova il presidente con cui ha lavorato al Venezia dal 1997 al 1999: a seguito delle dimissioni di Beppe Iachini (a cui Novellino è abbastanza legato), Zamparini ha deciso di affidare a lui le chiavi della sua squadra. Prerogativa: pacatezza. Il Monzón - soprannominato così per la somiglianza con l'omonimo pugile - vorrà entrare nello spogliatoio per conferire nuovamente coesione, identità e serenità, tre ingredienti su cui vuole far leva per ricompattare il gruppo e risollevare la squadra.
"Serve grande entusiasmo, io ne ho molto. Non ho chiesto garanzie a Zamparini, lo conosco bene", ha detto appena atterrato all'aeroporto di Punta Raisi. L'ex Modena ha raggiunto in mattinata la Sicilia con un volo da Roma; mentre da Milano è arrivato il suo vice, Giuseppe De Gradi, non sarà del suo staff, invece, Riccardo Zampagna, ex bomber e attuale allenatore dell'Assisi. "Mi sarebbe piaciuto averlo con me, ma come detto ci sarà solamente De Gradi - ha spiegato Novellino -. Aspettative da questo nuovo incarico? Questo è il mio lavoro. Spero di fare bene. Parlerò più approfonditamente più avanti, una volta conosciuta la condizione della squadra". Quindi un messaggio ai tifosi: "Sono bravi, proveremo a renderli nuovamente felici".
Proprio all'indirizzo della tifoseria (che ieri ha contestato squadra e società, QUI IL VIDEO), Zamparini ha scritto quest'oggi una lettera pubblicata dal sito di riferimento del suo club. "Il Palermo sta vivendo un momento delicato in una annata paradossale e difficile. Non è questo il momento della contestazione, è il momento della collaborazione. Bisogna collaborare tutti insieme, affinché con l’energia di tutti il Palermo resti in serie A - il monito del patron friulano -. Purtroppo, in caso di retrocessione andrebbero in serie B la Società con il presidente, la squadra e la città di Palermo. Non certo i tecnici e gli allenatori che possono andare in altri club. Per questo motivo noi tutti, dalla Società alla squadra, dai tifosi alla città, siamo sulla stessa barca e tutti insieme, nelle prossime dieci partite, dobbiamo collaborate per non affondare. Il compito di chi dirige una Società è quello di prendere decisioni, che a volte possono essere sbagliate. Non temo la contestazione, adesso è tempo di collaborare".
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