palermo

Palermo, la difesa il diamante di Filippi: dai punti fermi alle gerarchie interne

Palermo, la difesa il diamante di Filippi: dai punti fermi alle gerarchie interne

La retroguardia rosanero è apparsa, nel corso della pre season, la certezza più limpida della rosa messa in campo da Giacomo Filippi. Da Lancini, Marconi e Accardi fino alle variabili alternanze nel reparto

⚽️

Il reparto difensivo del Palermo si sta dimostrando la vera colonna portante dell'undici ideale pensato da Giacomo Filippi.

Fin dall'inizio del ritiro pre campionato svolto in quel di San Gregorio Magno, la cura del pacchetto arretrato è stata messa al centro delle sessioni di allenamento dei rosanero. Un lavoro effettuato nel dettaglio, per registrare nella testa e nelle gambe dei calciatori movimenti e schemi tattici annessi all'ardua gestione della zona più pericolosa del rettangolo verde.

Gli effetti del lavoro portato avanti dal tecnico originario di Partinico si erano già parzialmente evidenziati nell'ultimo frangente della scorsa stagione. Il Palermo targato Giacomo Filippi aveva intrapreso una striscia estremamente positiva di clean sheet, riuscendo a proteggere i pali difesi da Alberto Pelagotti nella maggior parte degli ultimi impegni della passata annata sportiva. Una solidità marcata, con interpreti affiatati tra loro e capaci di instaurare un costante equilibrio difensivo.

Leader tecnico e carismatico del reparto, Edoardo Lancini è stato, dall'inizio della gestione Filippi, la stella polare della retroguardia rosanero. Capacità tecniche e continuità di rendimento hanno reso l'ex difensore del Brescia il perno inamovibile del trio di centrali, dopo una prima metà annata trascorsa da comparsa sotto la guida di Roberto Boscaglia. Un tassello fondamentale, messo al centro dei piani del tecnico siciliano anche per la stagione che sta per cominciare.

Il difensore classe '94 - soprattutto nel corso delle amichevoli pre season - è stato spesso spalleggiato da interpreti diversi, con i quali si è però sempre affinata una spiccata intesa sul campo. Da Accardi Marconi, pilastri esperti e abituati alle dinamiche del calcio professionistico, passando per MarongPeretti Buttaro, zoccolo duro del presente e certezza tecnica del futuro.  Senza considerare gli esuberi Somma Crivello, sei i tasselli complessivi che Filippi potrà alternare per la composizione del suo trio difensivo nel corso della stagione, non essendoci ancora delle gerarchie ben definite all'interno del reparto.

L'unica certezza che prevale sulle scelte finali del tecnico, è quella di avere a disposizione un pacchetto di centrali solido e in piena sintonia, capace di dare sicurezza agli altri reparti e a chi tra Pelagotti Massolo la spunterà nel ballottaggio per la difesa dei pali rosanero. Nella rosa delle scelte diverrà fondamentale la condizione fisica e atletica dei singoli, in ragione a qualche fisiologico fastidio o a malaugurato infortunio. Chi sta meglio gioca. Questa è la filosofia applicata da Giacomo Filippi nell'accurata scelta degli undici iniziali, specialmente per quanto concerne la composizione di un reparto difensivo che possa aderire perfettamente ai principi di gioco propri del suo credo calcistico.

Un mosaico chiaro, leggibile e variabile nella duttilità tecnica e tattica dei suoi attori protagonisti. Un reparto collaudato, che comincia la sua stagione con l'obiettivo di garantire a tutto l'organico una spiccata sicurezza arretrata necessaria per raggiungere, al termine della stagione, il tanto bramato salto di categoria.

tutte le notizie di