Salvo improbabili colpi di scena, l'avventura di Bruno Tedino sulla panchina del Palermo può considerarsi virtualmente conclusa.
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Palermo, esonero Tedino: Zamparini ha deciso, Stellone e De Biasi…
Bruno Tedino è ormai ad un passo dall'esonero dopo la batosta di Venezia. Zamparini potrebbe prendere la classica notte di riflessione ma, salvo improbabili colpi di scena, ha già preso la sua decisione...
Ancor più del risultato negativo, netto ed inappellabile, al tecnico rosanero è stata fatale la prestazione disarmante sul piano mentale e nervoso offerta dalla squadra al "Penzo" contro il Venezia.
Segnali inequivocabili di una disconnessione totale tra i calciatori e l'allenatore ex Pordenone, che non riesce più a trasmettere non solo nozioni tattiche e tecniche proprie al suo credo calcistico ma, soprattutto, input agonistici e motivazionali consoni ad una squadra che dovrebbe schiumare determinazione e rabbia direttamente proporzionali all'importanza dell'obiettivo prefissato.
Il Palermo visto stasera è sembrato un'accozzaglia di giocatori disgregata, spenta e priva di qualsivoglia energia, nelle gambe e nella testa. Disorientata e smarrita, incapace di ritrovarsi in un impianto di gioco collettivo, un canovaccio anche basico ma che fosse almeno lineare e corale.
Un disagio manifestato in maniera palese nel caos e l'approssimazione imperante sul terreno di gioco. Che ha frantumato identità e riferimenti, rendendo complicata anche l'applicazione dei principi tattici più elementari.
Il Venezia ha travolto e colpito a più riprese un avversario che sembrava non possedere né risorse nervose, né contenuti tecnici ed automatismi collettivi per accennare una reazione.
Lo sguardo frustrato ed impotente del tecnico, attonito in panchina, è stata un'istantanea eloquente del progressivo deterioramento del feeling con la squadra, verso la quale sembra aver esaurito credito, autorevolezza ed ascendente.
Sulla sequenza di topiche societarie e gestionali che ha progressivamente determinato questo stato di cose, ci siamo soffermati a più riprese. (LEGGI QUI)
Resta il fatto che Zamparini, nonostante abbia protratto l'agonia professionale del tecnico ben oltre i suoi intimi convincimenti, ha definitivamente esaurito la pazienza. Percependo in modo nitido ed inequivocabile dalla prestazione sconcertante fornita dai suoi questa sera che è giunto il momento di intervenire.
Secondo indiscrezioni raccolte dalla redazione di Mediagol.it, il patron, al netto della fisiologica notte di riflessione, ha già deciso. Maturando la consapevolezza che la squadra ha smarrito fiducia, aderenza e condivisione con il credo calcistico del suo tecnico. Si sia come rannicchiata su se stessa, in evidente affanno fisico,tecnico e psicologico.
Lo stesso Tedino, che sommerso da pressioni, realtà ed obiettivi ben diversi rispetto al suo background, ha commesso numerosi errori strategici e gestionali, sembra aver perso convinzione e consapevolezza, quasi conscio di non riuscire ad incidere ed aver esaurito le possibili soluzioni.
La rivoluzione dello staff, gli avvicendamenti seriali di preparatori atletici e match analyst, l'ingaggio di Adriano Bacconi per elevare il livello e la ricercatezza in sede di lettura tattica di match ed avversario.
Forse anche il tecnico, in palese stato di commissariamento, attende l'esonero come una sorta di liberazione.
I candidati alla sua successione sono ben noti, Roberto Stellone si sarebbe già promesso al Venezia nella prossima stagione. Da verificare se trattasi di un'intesa sulla parola o se sussiste già un accordo preliminare ratificato. Tuttavia, alla corte di Zamparini non direbbe di no. Pronto a subentrare in corsa e rimettere tutto in discussione. Sullo sfondo, Gianni De Biasi, l'ex ct dell'Albania stimato dal patron friulano e desideroso di rimettersi in pista in presenza di garanzie tecniche e contrattuali che contemplino una prospettiva concreta anche per la stagione successiva.
La corsa alla panchina rosanero è ufficialmente aperta. Zamparini riflette...
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