FOCUS PALERMO

Palermo: City Group, più fatti che parole. Mercato da big, rosa top e qualche spina

Mediagol ⚽️

di Leandro Ficarra

DIFESA E CORSIE - Conferma e rinnovo di Mirko Pigliacelli costituivano  un must. Per leadership, rendimento e centralità nella costruzione dal basso del portiere rosanero. Perfettibile nelle uscite in presa alta, reattivo ed esplosivo tra i pali, playmaker aggiunto alla sorgente del primo possesso, in ragione di piedi straordinariamente educati. Estremo difensore che rappresenta una garanzia per la categoria.

Non un dodicesimo, ma un big designato del prossimo decennio per completare la coppia di portieri. Oltre due milioni, bonus compresi, per il classe 2003, scuola Milan, Sebastiano Desplanches. Concorrenza sbaragliata per il talento dell'Italia Under 20 finalista ai Mondiale di categoria in Argentina, giunto a titolo definitivo dal Vicenza. Investimento importante, avallato senza indugi dalla proprietà,  per un profilo che può rappresentare un patrimonio tecnico e finanziario di assoluto livello in prospettiva, in orbita City Football Group, non solo in chiave Palermo. Quando blindi il cuore della retroguardia con due totem della categoria come Lucioni e Ceccaroni, tandem di centrali emblema di leadership, rendimento e promozioni in Serie A alle spalle, certifichi inconfutabilmente le ambizioni di vertice. Nedelcearu e Marconi, con pregi e difetti già noti, sono prime alternative di ottima affidabilità, titolari inamovibili, o quasi, del Palermo che ha sfiorato l'accesso ai playoff nello scorso torneo.

Nel ruolo di esterni bassi, su entrambi i versanti, sussistono alcuni interrogativi e qualche perplessità. Niccolò Corrado, big con lo status di under ma già distintosi tra i migliori interpreti del ruolo in Serie B, era l'obiettivo numero uno a sinistra. Una bozza di trattativa la cui tela era tessuta da tempo tra dirigenza nerazzurra e siciliana, con l'assoluta ed entusiasta volontà  del giocatore di sposare la causa del Palermo targato City Football Group. L'Inter aveva già un'intesa di massima per anticipare la recompra sul cartellino del classe 2000 dalla Ternana, il club rosa aveva già stilato una proposta per rilevarlo a sua volta dal club nerazzurro. Una forbice davvero esigua tra domanda ed offerta, con le due società che sono rimaste arroccate sulle reciproche posizioni, non trovando il punto di convergenza.

Da lì ha preso progressivamente piede la pista Lund, prospetto con buone referenza e fresco di convocazione nella Nazionale maggiore statunitense. Potenzialità da forgiare, gamba e rapidità inconfutabili, un necessario periodo di apprendistato utile a metabolizzare complessità e dinamiche del calcio italiano. Classe 2002 di origini danesi, operazione di prospettiva e circa 2,3 milioni di euro per il cartellino dell'ex Hacken. Competitor nel ruolo un altro giovane con margini di miglioramento inesplorati, quel Giuseppe Aurelio che ha ben impressionato all'esordio in Serie B nella scorsa stagione. Esplosività, corsa fluida e buona qualità tecnica per un esterno che deve certamente crescere sotto il profilo tattico e della lettura delle giocate in entrambe le fasi. Area tecnica che avrebbe probabilmente auspicato l'arrivo di un profilo già collaudato nel torneo cadetto. più pronto e già strutturato sul piano tattico e delle specifiche conoscenze.

Altro ordine di criticità sul fronte opposto. Mateju non è un calciatore tendenzialmente performante in fase propulsiva. Il classe 1996, se non adeguatamente supportato dalla squadra in sede di raddoppio e copertura, ha mostrato spesso di andare in sofferenza contro avversari rapidi e tecnici sulla sua fascia di pertinenza. Tuttavia, l'ex Brescia è un elemento che Corini reputa prezioso, per l'indubbia affidabilità e la riconosciuta duttilità tattica che ne fanno un vero jolly nel roster difensivo. Indole gladiatoria e forza fisica non mancano al ragazzo, che merita un encomio per la tenuta mentale e nervosa con cui ha retto il pesante fardello di critiche e pressioni. Gli ottimi segnali contro la Feralpisalò speriamo segnino per lui l'inizio di un nuovo corso. Buttaro ha certamente più intraprendenza ed iniziativa in fase di spinta, rapidità, tempi di inserimento e fluidità in percussione sulla corsia ben diverse rispetto all'omologo di ruolo. L'ex Roma paga dazio in termini di esperienza e malizia in fase di non possesso, oltre a patire qualche infortunio di troppo, ma è un profilo giovane e con ampi margini di miglioramento sul quale il club punta molto. Palermo che ha cercato di alzare il livello anche in questo ruolo negli ultimi giorni di sessione, ma non ha avuto tempo e modo di definire un'uscita, per poi integrare in organico un laterale destro di diversa tipologia e caratura. Graves ha trovato fin qui poco spazio, ma la versatilità sul piano tattico rappresenta una risorsa su cui Corini potrà contare all'occorrenza. Il giovane Peda, prelevato a titolo definitivo e lasciato in prestito alla Spal, è la ciliegina di una torta da gustare in prospettiva futura.

CENTROCAMPO -  Out Verre, Saric, Damiani e Broh. Dentro Vasic, Henderson e Coulibaly. Le conferme di Segre e Gomes, il rilancio del vero Stulac. Un Palermo top in zona nevralgica. Ruotando i singoli interpreti, Corini può serenamente varare terzetti in mediana complementari e di superba levatura nel cuore del suo 4-3-3. Il recupero del playmaker sloveno, dopo gli oltre cinque mesi di inattività per l'infortunio della scorsa stagione, può costituire il vero plus per lo sviluppo della manovra rosanero. Visione di gioco periferica, fosforo e senso geometrico, l'innata capacità di dettare tempi e tracce in sede di impostazione, nel fraseggio e sul lungo, fanno dell'ex Venezia un centrocampista di altissimo profilo per la categoria. Doti balistiche e verticalità in dote alle trame della squadra di Corini, se supportato da intermedi dinamici e muscolari, Stulac, può elevare sensibilmente ricercatezza di pensiero e qualità della fase di costruzione. Liam Henderson, per esperienza, personalità, sagacia tattica ed intelligenza calcistica, è un elemento versatile e di categoria superiore. Coulibaly conferisce fisicità, intensità e ritmo ad un reparto dall'andatura fin troppo cadenzata nella stagione precedente. Vasic è un prospetto dal talento cristallino: tempi di inserimento, tecnica individuale e cambio di passo per un jolly in zona nevralgica dal futuro radioso. Come in ogni reparto, il livello di competitività si è alzato significativamente anche in mediana, innescando un contagioso riverbero motivazionale in tutti i componenti della rosa. Le performances brillanti di un ritrovato  Segre, e non solo, in questo primo scorcio d'annata, sono emblematiche in tal senso. Eclettismo ed intercambiabilità dei componenti del reparto offrono ampia gamma di declinazioni tattiche in materia di modulo rispetto al 4-3-3 di base  (4-2-3-1, 4-3-1-2, 4-3-2-1).

ATTACCO - Roster avanzato poliedrico e tante frecce dardeggianti all'arco di Corini. Palermo meno Brunoricentrico nella tessitura delle trame offensive. Il bomber italobrasiliano resta terminale focale e finalizzatore principe di un reparto che ad oggi vanta un'inedita varietà di opzioni nella sua proposta di attacco alla porta avversaria. Insigne e Di Francesco rappresentano due top assoluti per gli standard dell'attuale campionato cadetto. Carisma, sostanza, estro e qualità tecnica, unitamente ad una straordinaria versatilità che consente a Corini di ruotarli in seno al tridente ed all'occorrenza varare una diversa declinazione tattica dell'assetto negli ultimi venti metri. Idem Mancuso, a suo agio nel ruolo di grimaldello centrale, in alternativa a Brunori, seconda punta a fianco di un centravanti di ruolo, aculeo del tridente con specifiche peculiarità. La conferma di Soleri, a tratti tormentata ma gestita con lucidità pari a fermezza, costituisce una mossa di focale importanza. Famelico, tatticamente strategico, vorace nell'impattare i match in corso d'opera e mettersi al servizio della squadra, finalizzatore part-time ma implacabile, elemento di eccelsa caratura tecnica e morale. La boa scuola Roma è un valore aggiunto che sposta indirizzo ed equilibri del match, asso nella manica preziosissimo per Corini. Un Di Mariano volitivo, incisivo ed elettrico, quello ammirato nel primo scorcio di stagione. Jolly su entrambi i versanti del tridente, generoso e sagace in sede di ripiegamento, desideroso di lasciare il segno con la squadra della sua città in una stagione che può riservare numerose gratificazioni. Valente, per gamba, generosità e disciplina tattica, resta un'ottima e affidabilissima alternativa ,da utilizzare prevalentemente in determinati frangenti del match in cui si predilige la ricerca dell'ampiezza.