"Mi viene molto da sorridere perché il presidente ogni volta che viene fuori il mio nome trova sempre una motivazione diversa rispetto a quella precedente per motivare il mio esonero. Evidentemente nessuna di questa è reale, ribadisco che mi viene da sorridere. Non vorrei essere stucchevole perché tornare su questo argomento qui mi sembra ormai tardivo. La verità è stata detta anche dallo stesso Di Carmine e anche dai suoi agenti oltre che dal Perugia. Il presidente sa che ci sono delle mail e delle documentazioni scritte, a dire la verità mi viene più da sorridere e non da arrabbiarmi. Zamparini è così, esterna e non sempre in modo razionale, ma glielo perdoniamo. Poi quando lui vorrà comprovare questa cosa ci potremo sedere intorno a un tavolo con le giuste documentazioni, sebbene non ci sia nulla da provare. Puscas era un’alternativa a Moreo, l’allenatore però, pur riconoscendo le qualità del calciatore rumeno, riteneva che Stefano potesse essere più adatto per caratteristiche a completare il reparto. Tra le altre cose Puscas aveva anche un contratto oneroso, il presidente ritenne più opportuno spendere per un’acquisizione di cartellino a titolo definitivo. Questo è stato l’iter e quindi andammo su Moreo optando per una scelta tecnica, giusta o sbagliata che fosse".
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