palermo

Jacobelli, dir. CdS: “Zamparini ha ragione. Provvedimento iniquo, ingiusto, discriminatorio”

Jacobelli, dir. CdS: “Zamparini ha ragione. Provvedimento iniquo, ingiusto, discriminatorio”

Non c’è niente da fare: quanto più commenti il provvedimento che ha respinto il ricorso del Palermo contro il divieto di accesso ai non abbonati per la gara con la Samp, tanto più dai ragione a Erich Fromm.

Mediagol40

"Non c’è niente da fare: quanto più commenti il provvedimento che ha respinto il ricorso del Palermo contro il divieto di accesso ai non abbonati per la gara con la Samp, tanto più dai ragione a Erich Fromm, secondo cui i burocrati temono la responsabilità personale e cercano riparo dietro le loro regole".

Così Xavier Jacobelli, direttore di 'CdS.it', si è espresso in merito al caso del giorno: il Palermo si è visto respingere il ricorso dal Tas e quindi dovrà accontentarsi di contare solamente sul supporto dei propri abbonati in un match di vitale importanza (quello contro la Sampdoria).

"Una settimana fa, il grottesco autogol di Bergamo dove, in meno di ventiquattro ore, questo Stato debole, cioè allo sfascio, per usare il lessico di Zamparini, emise e si rimangiò la proibizione ai sostenitori nerazzurri di andare in Curva Nord se sprovvisti della tessera del tifoso, considerando Atalanta-Chievo partita ad alto rischio. Il dietrofront fu patetico e clamoroso", prosegue Jacobelli.

"Una settimana dopo, questo Stato sempre più debole e sempre più allo sfascio, ha colpito ancora, stavolta a Palermo. Anziché individuare e stangare solo i criminali che si diedero botte da orbi prima di Palermo-Lazio, lontano dallo stadio e, durante Palermo-Lazio, lanciarono fumogeni e petardi in campo, questo Stato vieta a migliaia di civili e appassionati tifosi palermitani di andare al Barbera. Ma che senso ha? Se avete così paura di incidenti con i tifosi ospiti e non sapete garantire l’ordine pubblico, tanto per cominciare perché non vietate la trasferta agli stessi tifosi ospiti e proibite la vendita di biglietti ai non residenti in Sicilia? Ma quanto ci vuole a capire che non è svuotando gli stadi, non è criminalizzando un’intera tifoseria che si risolve il problema?", conclude.