Una stagione da dimenticare per la squadra in toto, e infatti nell'ultimo turno di campionato è arrivato il responso dell'aritmetica che ha comunicato al Palermo di essere definitivamente spacciato: retrocessione in Serie B, i rosa ripartiranno dalla cadetteria dopo tre anni di A.
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Fulignati: “Io nel Palermo del futuro? Parla il contratto. Mio padre…”
Le parole del portiere del Palermo, Andrea Fulignati: dai primi passi col padre alle ambizioni future.
Chi ha trovato più spazio in queste ultime gare è stato certamente Andrea Fulignati, portiere classe '94 che ha ceduto il posto per la stragrande maggioranza dell'annata calcistica (vale a dire 30 partite totali) a Josip Posavec, di due anni più giovane. L'estremo difensore originario di Empoli si è raccontato quest'oggi attraverso le colonne del 'Corriere dello Sport': si parte dalle origini, fino a passare alle sue ambizioni per il futuro.
"Mio padre per me era l’allenatore nel senso che i miei ricordi sono quelli di una scuola calcio nella quale faceva tutto lui, dai grandi ai piccoli - ha spiegato Andrea Fulignati -. Indimenticabile il muretto del campo adiacente a quello principale. È cominciata così la mia storia. E quel muro rappresentava la porta di un grande stadio, il sogno da inseguire. La passione era dentro di me, nel DNA, trasferita col sangue e con la vicinanza alla storia di papà. Non lo lasciavo un attimo. Lo supplicavo di eseguire gli stessi esercizi degli altri e lui ne andava fiero. Mi riusciva tutto facile, per questo è stato normale continuare. Non dimenticherò mai le partite che guardavamo insieme in televisione. Mi spiegava i segreti. Tutto mi è servito. Grazie papà". Un occhio anche al futuro, il suo contratto con il Palermo Calcio scadrà a giugno del 2018. "Se mi vedo nel Palermo del futuro? Per ora sono in questo. Parla il mio contratto e non devo aggiungere altro. Io penso a fare bene per mettere in difficoltà chi dovrà decidere", ha concluso Fulignati.
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