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"La qualità migliore di un calciatore è la capacità cognitiva, mentre quella di un allenatore è la coerenza".
A dirlo è Moreno Longo, allenatore del Torino, in un'intervista ai microfoni de La Gazzetta dello Sport. Il tecnico granata si è raccontato parlando e rivelando tutti i suoi lati nascosti. Il suo calciatore preferito è "Lionel Messi", mentre le gare indimenticabili nella sua carriera sono due: una da calciatore "l'esordio in Milan-Torino del 1995" e una da allenatore, la vittoria nei playoff con Palermo, quando era alla guida del Frosinone.
Oltre il calcio anche il "padel", mini tennis di moda negli ultimi anni, e "Valentino Rossi", il suo campione preferito. Eppure Longo da piccolo voleva fare il benzinaio: "ero colpito dal loro portafoglio sempre gonfio di banconote", racconta l'allenatore del Torino. "Materia preferita l’italiano, materia detestata la matematica", ai tempi della scuola; "Cercando Alaska" il suo libro preferito, "Il Gladiatore" il suo film da oscar, ma non segue le serie Tv. Moreno Longo, tecnico in rampa di lancio, con l'obiettivo di "Continuare a fare l’allenatore".
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