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Serie A, Gravina: “Svelo soluzioni in caso di nuovo stop. Contratti e stagione 2020/21, ecco cosa accadrà”

Mediagol22

Le dichiarazioni del numero uno della FIGC, Gabriele Gravina, in merito alla ripresa della Serie A a fronte dell'emergenza Coronavirus

Il calcio pronto a ripartire.

I vertici del calcio hanno deciso, di concerto con il Ministro dello Sport Vincenzo Spadafora, di far ripartire la stagione di Serie A e, successivamente, quelle di nel rispetto dei protocolli sanitari necessari per preservare la salute di giocatori e membri dello staff a fronte dell’emergenza Coronavirus. La prima competizione a ripartire, tuttavia, sarà la Coppa Italia, in programma dal 13 giugno. Per rivedere in campo la massima serie italiana si dovrà invece attendere il 20 e 21 giugno, quando si giocheranno i recuperi della venticinquesima giornata.

Gabriele Gravina, numero uno della FIGC, intervenuto ai microfoni di Sky Sport, ha parlato della lunga trattativa tra gli esponenti del mondo dello sport che ha condotto al via libera per la ripresa dei campionati professionistici, soffermandosi anche sulla complessità dettate dalla necessità di creare un nuovo calendario.

"Continuiamo a lavorare, siamo in un momento delicato come quello della programmazione e dell'organizzazione. Dobbiamo prestare molta attenzione a tutto. Ci siamo sempre affidati alla UEFA e sapevamo benissimo che non potevamo rimanere estranei alla ripartenza. In Francia si sono fermati, noi andiamo avanti e ha influito molto la nostra determinazione. Il calcio ne esce in maniera rafforzata, l'incontro con il ministro Spadafora è stato molto positivo. Ci siamo tolti un peso che portavamo dentro da molto tempo. Abbiamo dialogato costantemente e ci sono stati anche molti confronti interni. Adesso serve responsabilità, e anche un pizzico di fortuna".

"Ci sono stati momenti - continua - in cui ho pensato ci fosse il rischio di non ripartire. La preoccupazione è stata molto forte. Abbiamo vissuto giorni di grande difficoltà e complessità, convivendo anche con mecenatismo e cialtronismo. Più di una volta ho pensato al peggio ma ogni momento duro abbiamo avuto sempre la consapevolezza che il calcio italiano dovesse ripartire. Sicuramente è stato un momento complicato, non solo per me ma per tutto il calcio italiano e tutto il Paese. Ho capito tante cose in questo periodo, anche come accantonare la negatività. Il periodo ha messo a nudo la vulnerabilità del nostro essere. Ho capito su chi posso contare e su chi no. Non penso il calcio fosse diventato una questione politica, voglio escluderlo. Sarebbe gravissimo il contrario. Mi dispiacerebbe per il calcio italiano, uno dei riferimenti del nostro sport, che merita grande rispetto. Spero, in maniera ottimistica, che tutto quello che c'è stato in questo momento di difficoltà sia stato solo di natura tecnica. Altre ragioni sarebbero da censurare".

L'emergenza Coronavirus, tuttavia, persiste e non può essere ignorata. È per questa ragione che è necessario tenere in considerazione un eventuale piano alternativo per la conclusione dei campionati, valutare attentamente la situazione legata ai contratti dei tesserati e pianificare la prossima stagione.

"Il nostro piano B - spiega Gravina - è molto chiaro ed è contenuto all'interno di una delibera di Consiglio Federale che prevede in caso di nuova momentanea sospensione del campionato di far ricorso ai playoff e ai playout, per far sì che ci siano risultati legati al merito sportivo. Nel caso in cui la Serie A dovesse subire una sospensione definitiva utilizzeremo un algoritmo, legato ai risultati ottenuti sul campo, in modo che si arrivi alla definizione di questo campionato. Ci sarà la cristallizzazione della classifica e sarà comunque utilizzato anche l'algoritmo. Contratti in scadenza? Il tema è delicato, la FIFA ha dato indicazioni alle quali ci siamo attenuti. Cerchiamo di trovare un accordo con l'Associazione Italiana Calciatori per prorogare tutto fino alla fine della stagione, fissata per il 31 agosto. Se il campionato ripartirà il 12 settembre cercheremo di mettere varie partite anche intorno a Natale, in modo da terminare tutto in tempi giusti. L'auspicio è che si possa riprendere nel migliore dei modi e che possa andare tutto liscio, altrimenti potremmo pensare a un nuovo format".