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Giovanni Tedesco-Mediagol: “Coronavirus a Malta, tra ansia e paura. Il nuovo club rosa, Zamparini e Pergolizzi. La Serie A e la Fiorentina, un futuro a Palermo…”

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"Lotta scudetto? La Juventus continua ad avere qualcosa in più rispetto alle rivali. Anche se io personalmente sono un grande estimatore di Conte, credo sia il miglior allenatore in circolazione. Il tecnico nerazzurro è riuscito a far diminuire il gap della sua Inter con il club di Torino, ma ancora manca qualcosa. Iachini? È arrivato alla Fiorentina quando la squadra si trovava in grande difficoltà, perché con Montella non riusciva ad ingranare. Lì ho subito pensato che Beppe potesse essere l'uomo giusto. Lui è sempre stato amato dai tifosi, anche da giocatore, perché era uno straordinario gladiatore che  non usciva dal campo se prima non aveva regalato la sua maglia. A Firenze è stato ben voluto da calciatore e adesso lo è da allenatore. Credo proprio che la Fiorentina abbia fatto il colpo della stagione ingaggiando Iachini in un momento delicato e particolare del suo campionato. Atalanta? Io sono arrivato a Palermo una settimana prima che venisse esonerato Gian Piero Gasperini, quindi non ho avuto il piacere di essere allenato da lui, ma a vedere il suo gioco penso che sia brillante, propositivo e molto dispendioso fisicamente. Il tecnico punta sui duelli individuali su tutte le zone del campo, ragion per cui i giocatori devono essere sempre in ottime condizioni fisiche per prevalere e resistere alla distanza. Gli orobici, avendo giocatori di qualità in tutti i reparti, riescono a vincere questi duelli e, di conseguenza, anche le partite. È un calcio affascinante ancora da approfondire. Ho notato però che Atalanta e Verona fanno praticamente la stessa tipologia di calcio e la cosa non mi stupisce anche perché Juric ha lavorato a lungo da vice di Gasperini. Io ricordo un Genoa-Palermo in cui gli uomini di Gasperini pareggiarono su rigore dopo otto minuti di recupero e, per inciso, ritengo che lì ci siamo giocati la qualificazione in Champions League. Subentrai in quella gara e mi trovai nella stessa zona di Juric, che ancora giocava, e io facevo il classico movimento della mezzala verso la bandierina e ricordo che lui mi seguiva fin lì. Bisognerebbe studiare e imparare dal modello Atalanta, loro hanno qualità notevoli e valori eccellenti oltre a grandi margini di miglioramento sia a livello di gioco che a livello societario".

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