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Diamanti e il rapporto con gli allenatori a Palermo: “De Zerbi uno con le palle”

Diamanti e il rapporto con gli allenatori a Palermo: “De Zerbi uno con le palle”

Alessandro Diamanti parla del rapporto con i cinque allenatori avvicendatisi a Palermo: "De Zerbi uno con le palle. Con Ballardini..."

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Nove cambi di guida tecnica nella stagione 2015-16, cinque nel campionato in corso.

Un record senza eguali per il Palermo: una statistica che rende bene l'idea del caos presente in società negli ultimi due anni. Influenze slave, bisticci, capricci di Maurizio Zamparini e situazione che è andata sempre peggiorando. Un anno fa la salvezza per il rotto della cuffia (grazie ai senatori e alla formula "Ballardini"), quest'anno una retrocessione inevitabile.

L'annata 2016-17, in questo senso, è cominciata con un avvicendamento all'indomani della seconda giornata di campionato, quando Davide Ballardini - in disaccordo con la società - rassegnò le dimissioni in favore di Roberto De Zerbi, pupillo di Zamparini, a cui lo stesso patron friulano fece firmare un contratto pluriennale con annessa clausola anti-esonero. Il 30 novembre il ko in Coppa Italia con lo Spezia e l'arrivo in pompa magna di Eugenio Corini: a gennaio, però, il Genio, idolo della piazza, era già un ricordo. Dimissioni e insediamento di Diego Lopez, il profilo caldeggiato da Nicola Salerno (nuovo direttore sportivo) per tentare la rimonta in zona salvezza. Il progetto salvezza, tuttavia, è naufragato - come abbondantemente previsto, dato un organico palesemente non all'altezza della categoria - ed ecco Diego Bortoluzzi, il quinto allenatore della stagione. Con il vice storico di Francesco Guidolin arriverà a breve l'aritmetica retrocessione del Palermo Calcio in Serie B.

Del rapporto con gli allenatori della stagione rosanero ha parlato anche Alessandro Diamanti, trequartista del Palermo che in stagione ha collezionato 26 brevi spezzoni di partita. Si comincia da Ballardini. "Con Ballardini abbiamo parlato due volte per un minuto: quando sono arrivato e quando mi ha comunicato che andava via - ha raccontato Alino attraverso le colonne dell'edizione odierna del 'Corriere dello Sport' -. De Zerbi è uno con le palle, l’unico che mi ha fatto sentire parte del progetto. Nei momenti di difficoltà non ci siamo mai compattati, anzi ci siamo sciolti. Alibi? Mai cercati, li lascio alle ‘fighette’. Da quando ci sono io non c’è mai stato una squadra, solo un gruppo di ragazzi, però so che l’anno scorso era uguale". Quindi la frase ad effetto in chiusura: "Calciatori e società cambiano, i colori rimangono. Le vere bandiere sono i tifosi non i quattrini".

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