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Coronavirus Sicilia, contagi in aumento e meno tamponi: dati tra i peggiori in Italia

Le ultime sull'emergenza Coronavirus in Sicilia

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Sono ben 132 i contagi registrati in Sicilia dal 25 luglio ad oggi.

Le ultime settimane nell'isola, in merito alla situazione Coronavirus, non danno liete notizie. I casi registrati si sono infatti quadruplicati. Dal 18 al 25 luglio i nuovi positivi erano stati in tutto 39. Molti di meno rispetto ai 119 registrati nella settimana successiva. Anche i ricoveri sono aumentati: da 17 a 36, di cui 3 in terapia intensiva. Sono 249, invece, le persone attualmente in isolamento domiciliare. I tamponi intanto hanno subito un netto calo: solo 823 nelle ultime ventiquattro ore.

I recenti dati risentono senza dubbio del flusso di migranti approdati in Sicilia. Quasi il 75% dei contagi è stato infatti riscontrato tra questi ultimi. La situazione sembra attualmente essere sotto controllo: i numeri sono ancora contenuti ed i migranti positivi stanno svolgendo la quarantena nelle strutture adeguate. Non sono rari, tuttavia, i casi di fuga che potrebbero mettere a rischio l'incolumità della popolazione, come nel caso dell'uomo fuggito due giorni fa dal San Paolo Palace e rientrato nell'hotel poche ore dopo. È per questa ragione che il Ministero dell’Interno e la Regione stanno disponendo delle navi adatte ad ospitare i migranti.

I casi di positività registrati, seppur più numerosi, sembrano ad oggi meno contagiosi. Si tratta per lo più di persone asintomatiche o con sintomi lievi. Una notizia che fa ben sperare, ma l'attenzione deve infatti rimanere altissima. La Sicilia, infatti, nel caso in cui i numeri non si sistemino, rischia di incorrere in un nuovo lockdown, che potrebbe nuovamente avere un grave impatto sull'economia. È per questa ragione che è necessario non abbassare la guardia. Mascherine, distanziamento sociale ed altre misure di prevenzione, in attesa dell'arrivo del vaccino, sono le uniche armi attraverso cui l'Italia può evitare una nuova diffusione dei contagi.

"La Sicilia - ha detto l'Assessore alla Salute Ruggero Razza - non può permettersi un nuovo lockdown in autunno. Dopo il crollo del Pil (-15%), sarebbe il colpo di grazia per la nostra economia. Ci sono sostegni economici ai comuni rivieraschi per favorire il distanziamento sulle spiagge pubbliche, è allo studio un protocollo regionale per la riapertura delle scuole, da sottoporre al tavolo con Roma di fine agosto, stanno per partire misure per il personale sanitario, come il vaccino antinfluenzale obbligatorio per gli over 65. Non possiamo permetterci di nuovo il lusso di congelare l'isola".