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serie a
"Quanto mi manca Bari. La città me la sogno la notte".
Inizia così la lunga intervista rilasciata ai microfoni de La Repubblica da Giampiero Ventura, ex ct della Nazionale e attuale allenatore della Salernitana. L'esperto tecnico nativo di Genova ha poi parlato della sua avventura alla guida dei galletti: "Se rivedo le imprese? Mi piacerebbe molto, ma non ho i filmati. Sapete cose mi piacerebbe rivedere? Il 4-2 al Palermo. I tifosi me lo ricordano spesso, in particolare l'azione del quarto gol: tacco di Barreto e gol di Koman. Mi hanno messo curiosità".
Ventura ha un rapporto eccezionale con il pubblico barese, tutti i tifosi biancorossi lo ricordano con piacere: "Aneddoti? Ogni incontro sarebbe da raccontare. Mi piace però raccontare quello che accadde una volta in aeroporto: ero rientrato da una trasferta con la Nazionale, quando un papà si avvicinò a me con i braccio due neonati di poco più di un mese. Io pensavo che volesse fare una foto tutti insieme, invece lui mi mise in braccio i due bambini dicendomi che erano miei tifosi. Come si fa a non amare gente così?".
Infine, l'attuale tecnico della Salernitana ha concluso soffermandosi su come sta vivendo questo momento in cui tutto è fermo: "È tutto così innaturale, ma non abbiamo alternative. Dobbiamo essere molto cauti, pensando a quello che sta succedendo al Nord e in particolare in Lombardia. Io ho alcuni amici che hanno dovuto fare i conti con questa malattia: ne sono venuti fuori, ma mi hanno raccontato che è stata un'esperienza terribile", ha concluso Ventura.
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