"Datemi pure del tu, ma datemi tutto in campo". Così Simone Inzaghi si è presentato ai suoi nuovi giocatori, martedì nel ritiro di Norcia. Poche parole per far capire tutto.
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Lazio, via all’era Simone Inzaghi: “Parlato coi senatori, che ricordi con Novellino”
Al Barbera il debutto per Inzaghi jr da allenatore della Prima Squadra della Lazio.
Una strategia che più chiara non si può: creare un’empatia totale tra lui e il gruppo. Lo richiede il momento, lo esige il poco tempo a disposizione: appena sette partite, a cominciare da quella di stasera a Palermo, per salvare il salvabile e porre le basi di una stagione migliore di quella che sta finendo. Con due giocatori dell’attuale rosa (Mauri e Radu) è stato compagno di squadra, con altri avrebbe potuto esserlo. Normale che Inzaghi abbia scelto questa strada per cominciare l’avventura sulla panchina biancoceleste.
E così - sottolinea 'La Gazzetta dello Sport' - in questa prima settimana da tecnico biancoceleste, ha puntato soprattutto sul dialogo, più che sulle questioni tecnico-tattiche. Da questo ultimo punto di vista la sua Lazio non sarà molto diversa da quella di Pioli. Diverso dovrà invece essere l’approccio mentale della squadra. E su questo tema Simone ha battuto fino alla noia nei giorni scorsi. Dialogando in particolare con i senatori del gruppo, che non a caso manderà tutti in campo stasera a Palermo, con le sole eccezioni degli infortunati Mauri e Radu. Vuole andare sul sicuro, Inzaghi, senza però escludere nessuno. Vuole tenere il gruppo unito: glielo hanno insegnato i tanti allenatori che ha avuto da giocatore, compreso quel Novellino che stasera sarà il suo primo avversario: "Alla Samp - dice Inzaghi - abbiamo vissuto una bella stagione. Da lui come da tutti gli altri miei tecnici ho cercato di apprendere qualcosa".
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