Con o senza palle, metaforiche e fisiche, Mauro Icardi si riprende il centro dell’attacco nerazzurro. Questa sera contro il Palermo (graffiato due volte in un’unica soluzione l’8 febbraio 2015, che poi è anche il solo successo dell’argentino contro i siciliani) il capitano interista torna titolare dopo la panchina prolungata fino ai calci di rigore contro la Juventus. Una scelta che - scrive 'La Gazzetta dello Sport' - ha lasciato punti interrogativi più che altro per la decisione di buttare in campo Manaj e non Mauro verso la fine del match.
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Inter-Palermo: Icardi si riprende il centro dell’attacco nerazzurro, l’argentino riparte da quota 11
Mancini ha scelto.
La crescita di Icardi passa anche dai suoi comportamenti nello spogliatoio, da quanto la sua leadership vada oltre la fascia stretta intorno al braccio. Guardando il lato positivo della situazione - sottolinea la Rosea -, ricordiamo come l'argentino - pur non saltando di gioia - abbia compreso la panchina di mercoledì. Fino a qualche mese fa non sarebbe successo. Quando Mancini lo lasciò in panchina contro la Roma e contro il Napoli in Coppa Italia, non nascose il disappunto.
Mauro questa sera riparte da 11, i gol segnati in campionato. L’anno scorso ne fece 22 e dopo 27 turni era già a quota 15. Viaggia sotto media, ma come ricordano i dati Opta Icardi sfrutta al massimo tutti i palloni giocati. Ha tirato nello specchio 19 volte, verso la porta 38.
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