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SERIE B

Cittadella, Gorini: “4-3-1-2 marchio di fabbrica. Obiettivo? Mantenere la categoria”

Cittadella
Le dichiarazioni dell'allenatore del Cittadella, Edoardo Gorini dopo il suo rinnovo contrattuale con la società veneta in Serie B
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Parola ad Edoardo Gorini. L'allenatore del Cittadella - ai microfoni del "Corriere del Veneto" - ha parlato del suo rinnovo di contratto con il club veneto ed ha analizzato la stagione scorsa oltre che le prospettive future della squadra. Di seguito, le sue parole:

“Sono stati due anni molto formativi per certi aspetti. Siccome l’ultima è stata un’annata piena di difficoltà, penso di aver appreso determinate cose che possono servirmi nella mia crescita e magari evitare di ripetere certi errori che si sono verificati in questi anni. Dal punto di vista dell’aggressività, siamo stati una delle squadre che ha fatto di più in questo campionato. Magari lo abbiamo fatto solamente a tratti e possiamo farlo meglio, ma quello è stato sempre nel dna del Cittadella. Dobbiamo migliorare sotto altri aspetti, soprattutto quello della finalizzazione: bisogna cercare di farlo attraverso il gioco. Si è analizzata la stagione e si è cercato per il prossimo anno di programmare e di tornare ad essere quel Cittadella aggressivo, quella squadra fastidiosa che è stata solamente in parte l’anno scorso. Si ragiona sempre per piccoli obiettivi, si va per gradi, e il primo obiettivo, fondamentale per il Cittadella, è quello di mantenere la categoria. I moduli dipendono sempre dagli interpreti; devi cercare di adattare i moduli per mettere i giocatori nelle condizioni di esprimersi al loro meglio. Dipenderà anche dai giocatori che arriveranno e da quelli che andranno via. Il 4-3-1-2 è un modulo che in questi ultimi anni è diventato un marchio di fabbrica e si potrebbe ripartire da quello. Tessiore e Carissoni porteranno entusiasmo. Abbiamo visto che l’entusiasmo è fondamentale; lo abbiamo visto a gennaio con l’innesto dei nuovi arrivi. Ripartire con entusiasmo è uno dei nostri obiettivi principali, il Cittadella non può prescindere dal non avere entusiasmo. Antonucci ha fatto un percorso importante. È un ragazzo che ha fatto un ragionamento molto intelligente e ha deciso di rilanciarsi qui a Cittadella. Si è messo in discussione e credo che per lui sia giusto magari ambire a fare il salto di categoria. Poi dipende dalle condizioni e dalle richieste che avrà. Se dovesse restare qui non sono scontento; dipenderà sempre da lui”

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