altri campionati

Premier League, Zaha vittima di minacce e insulti razzisti: in manette tifoso 12enne dell’Aston Villa

Mediagol93

La polizia del West Midlands ha aperto un'indagine: a finire in manette, un tifoso dodicenne dell'Aston Villa

Nuovo grave episodio di razzismo per il calciatore del Crystal Palace, Wilfred Zaha.

Risveglio amaro per il calcio inglese, ritrovatosi nuovamente a fare i conti con un brutto episodio di razzismo. Il protagonista incolpevole della vicenda è l'ex Manchester United Zaha, nato in Costa d'Avorio, trasferitosi a Londra all'età di quattro anni e cresciuto nelle giovanili dei Three Lions. Il giocatore, che nella giornata di ieri si apprestava a scendere in campo con la sua squadra per affrontare l'Aston Villa, è stato oggetto di minacce e insulti razzisti via social a cui sono seguiti alcuni post discriminatori con allegate immagini dei seguaci del Ku Klux Klan.

“Stronzo nero, faresti meglio a non segnare, oppure verrò a casa tua vestito da fantasma”.

Questo il tenore di alcuni tweet letti dal calciatore inglese che, prontamente, ha deciso di diffondere i gravi insulti ricevuti tramite i propri profili Twitter e Instagram. Immediato l'intervento della polizia del West Midlands, la quale, ha aperto un'indagine che ha in breve tempo condotto all'autore dei Tweet: un tifoso dodicenne dell'Aston Villa, arrestato dagli agenti, e squalificato a vita dagli impianti del club di Birmingham - come comunicato dallo stesso Aston Villa.

Una vicenda amara commentata anche dall'allenatore di Zaha, Roy Hodgson, soffermatosi sul delicato tema legato al razzismo: "Questo episodio dimostra le ragioni per cui i calciatori stiano seguendo la campagna "Black Lives Matter". Il razzismo è una vergogna che continua a perseguitare la nostra società. Non ci sono scuse, mi auguro che vengano prese misure severe e concrete al più presto".