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Marsiglia-Lione, la sfida infinita: comunicati al veleno tra i due club, VAR e violenza al Vélodrome

Mediagol22

La polemica, nei giorni seguenti alla gara, si è spostata anche sugli eventi riguardanti il campo. L’Olympique Marsiglia, attraverso un comunicato ufficiale, ha commentato poche ore fa gli accadimenti di domenica, rispondendo al patron del Lione e minimizzando il suo racconto. Inoltre, il club ha messo in luce alcuni errori, secondo la dirigenza, commessi dalla direzione arbitrale nel corso della gara, proponendo alcune soluzioni per migliorare l'utilizzo del VAR. Di seguito il comunicato:

"Il Marsiglia si stupisce che la direzione tecnica dell’arbitraggio abbia preso una posizione pubblica contro una decisione arbitrale 48 ore dopo il match tra Marsiglia e Lione. Questo comportamento a dir poco insolito, è stato assunto da Jean-Michel Aulas, presidente del club di Lione e da altri membri del Comitato Esecutivo della Federazione calcistica francese, l'organo da cui dipende la direzione tecnica dell'arbitraggio. E’ stato quest'ultimo che ha fatto esplodere la polemica sugli errori del VAR e il ‘clima d’insurrezione’ che hanno caratterizzato questo incontro giocato in uno ‘stato di illegalità’. Se il lancio di pietre contro un pullman è un atto ingiustificabile che disonora i colpevoli, e che deve essere denunciato con la massima autorità, parlare di clima insurrezionale è irresponsabile che non favorisce il ritorno ad uno stato di tranquillità. Quanto a Marsiglia, che è stata denominata ‘città dell’illegalità’, l’OM ricorda che gli organi dello stato e i suoi più alti rappresentanti avevano chiesto al Lione di utilizzare un pullman normale per gli spostamenti, richiesta che è stata rifiutata. L’OM utilizza sempre un pullman normale durante i suoi spostamenti a Parigi.

Oltre gli eccessi, il Marsiglia spera che questo evento serva per gli interessi e l’immagine del calcio francese, aprendo l’arbitraggio all’era della vera trasparenza. Su questo punto, il Marsiglia desidera sollevare un dibattito e propone, in stretta collaborazione con la direzione tecnica dell’arbitraggio, un approccio strutturato nei confronti dell’IFAB sull’uso del VAR e che prevede:

- L’installazione di un microfono sugli arbitri per trasmettere in diretta gli scambi tra arbitro e giocatori. Non vi è dubbio che tali apparecchiature faciliterebbero la pace e rappresenterebbero un nuovo vettore di attrattiva per le emittenti

- La possibilità di trasmettere gli scambi tra l’arbitro e gli assistenti VAR in modo quasi diretto o leggermente ritardato

- La capacità di trasmettere al rallentatore su schermi giganti dello stadio in modo tale da mostrare al pubblico che l’immagine non spiega tutto, lascia sempre spazio all’interpretazione e che in assenza di errori chiari e ovvi non è possibile apportare modifiche alle decisioni prese attraverso il VAR. Il rugby ha già dimostrato per molti anni l’efficacia di questi dispositivi

- La produzione di un rapporto dopo ogni giornata di campionato che specifichi le giuste decisioni arbitrali, le decisioni errate e le decisioni che sarebbero dovute essere prese ma che non lo sono state. L’NBA ha completato con successo questo esercizio per diversi anni

Questa trasparenza avrebbe diversi meriti:

- Primo, dimostrare che l’arbitro rimane un uomo, e può dunque sbagliare (anche a favore del Lione… perché è successo!). Gli errori arbitrali dovrebbero essere banalizzati, e non negati o nascosti

- Dimostrare che il video non può chiarire il tutto, anche se può limitare notevolmente il numero di errori arbitrali commessi in partita

- Dimostrare che questi errori colpiscono tutti i club allo stesso modo nel lungo periodo: questo sarebbe il modo migliore per far cessare le teorie sulla cospirazione che ancora gravano pesantemente sul calcio francese

Il Marsiglia chiede rispetto e indipendenza degli arbitri, discussioni schiette e costruttive sull’argomento tra tutti i giocatori e l’avvio di tali riforme per il bene del calcio".

Nella scheda successiva la risposta del Lione.

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