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Ligue 1, pres. Brest: “Calcio solo un hobby, fermatevi! Non porterò la squadra a Parigi, troppi rischi”

Le dichiarazioni rilasciate dal presidente del Brest, Denis Le Saint, in merito al prosieguo della Ligue 1 a fronte dell'emergenza Coronavirus

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Parla Denis Le Saint.

Il patron del Brest, club francese che milita in Ligue 1, ha richiesto a toni duri la conclusione anticipata del campionato a causa della diffusione del Coronavirus. L'epidemia, infatti, si è diffusa in tutta Europa, costringendo i Governi dei diversi paesi a sospendere fino a data da destinarsi le attività sportive professionistiche e non solo. Poche ore fa, la Federazione belga ha deciso che le squadre delle diverse categorie non torneranno in campo, cristallizzando le rispettive classifiche all'ultima giornata giocata, mentre nelle altre nazioni si continua a discutere sul da farsi, in attesa che il Covid-19 conceda una tregua alla popolazione.

"La salute è un fattore essenziale - dice Le Saint in un'intervista al quotidiano L'Equipe - che ci deve portare a prendere decisioni forti. Il calcio non è la priorità oggi. È un hobby. I francesi non hanno il minimo desiderio di entrare in uno stadio e le partite a porte chiuse non fanno sognare nessuno. Non ha senso giocare in queste condizioni. L'aspetto finanziario è una cosa, ma la salute è molto più importante. Per me è fuori discussione portare la mia squadra a Parigi a maggio o giugno per giocare la partita contro il Paris Saint-Germain. I rischi sono troppo grandi. Ho troppo rispetto per i miei giocatori e il mio staff per metterli a rischio. Dal mio punto di vista, la stagione di Ligue 1 si ferma qui. Il campionato deve finire. Il processo per superare il virus sarà lungo e graduale, non dovremo muoverci troppo. I belgi vogliono fermarsi, gli italiani e gli spagnoli non si fermeranno. Noi non possiamo riprendere".