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Coronavirus, Macron aiuta l’Italia: “Produrremo tute e mascherine”. Pavanello spiega l’iniziativa

Parla Pavanello, Ceo di Macron: "Lavoriamo con fabbriche, in Asia, specializzate per la produzione di dispositivi di protezione individuale"

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Una mano tesa all’Italia.

L’epidemia Coronavirus, in queste settimane, ha delineato un quadro sanitario estremamente complesso in tutta Europa e, in particolare nel nostro paese, dove continuano a registrarsi dati drammatici, in termini di soggetti contagiati e deceduti. Una situazione complessa e drammatica che ha sconvolto la quotidianità dei cittadini. Dopo gli aiuti dalla Cina e le tante raccolte fondi, a sorprendere gli italiani arriva un progetto di solidarietà realizzato da Macron, l'azienda produttrice di abbigliamento sportivo, per contrastare il temibile virus: “stopcovid-19/macron#noicisiamo” è il suo nome. Il progetto si pone come obiettivo la realizzazione di mascherine, tute, camici e materiale per la protezione individuale prodotto e importato per far fronte all’emergenza sanitaria mondiale.

Gianluca Pavanello, Ceo dell’azienda con sede a Bologna, intervenuto ai microfoni de 'La Gazzetta dello Sport', ha spiegato da dove nasce l’iniziativa: "Ci siamo chiesti: «Come possiamo dare una mano?». Da lì, la risposta: lavorando in Asia con fabbriche specializzate per la produzione di dispositivi di protezione individuale. Tutto quello che occorre. Qui parliamo di tessuti particolari, altre tecnologie. Prima abbiamo analizzato il momento e messo in sicurezza l’azienda, poi sfruttato le nostre peculiarità e la filiera capillare. Sono state individuate le fabbriche, ora i nostri ispettori fissi controllano i tempi e i modi. Infine, c’è il trasporto verso l’Italia. Costi trasporto aereo? Il prezzo è aumentato di sei volte. Di norma si pagano 2-2,5 dollari al chilo, ora siamo a 12. Gli aerei per l’Europa sono diminuiti, in precedenza l’80% della merce viaggiava nelle stive dei voli per passeggeri. Adesso la capacità del trasporto si è ridotta. Il progetto è no-profit, Macron mette a disposizione l’organizzazione e assorbe i costi fissi. Alle spese pubbliche viene addebitato solo il costo variabile, per esempio il vettore aereo. Stiamo collaborando con le istituzioni come la Regione Emilia Romagna, la Regione Campania, la protezione civile e l’Arma dei Carabinieri. A breve arriveranno 8 milioni di pezzi tra mascherine, camici, tute protettive, poi diventeranno oltre 10 milioni a settimana. Cerchiamo di aiutare il prima possibile e al minor costo".

IL CALCIO - "Stop ai campionati danno economico? Sì, ma è prematuro fare i conti. Bisognerà capire se e quando si ripartirà. Noi siamo già in produzione per le divise 2020-2021, a livello creativo stiamo pensando alla stagione 2021-2022. Certo, ora i negozi sono chiusi e le vendite bloccate. Lazio? Speriamo si possa riprendere e che i biancocelesti vincano lo scudetto. Lo meriterebbero. Se non è questo, allora sarà per il prossimo. Un’annata favolosa, con tanto di Supercoppa. Insieme ci siamo tolti grandi soddisfazioni. Maglia dei 120 anni? Ha richiamato risultati importanti. Lavoriamo a quattro mani, c’è affiatamento. La Lazio ci dà gli spunti, poi aggiungiamo gli elementi tecnologici-estetici. Il prossimo anno? Rispetteremo la storia inserendo delle novità".