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Futuro Palermo: spunta un’altra cordata americana, ma anche qui è presente la famiglia Viola

Futuro Palermo: spunta un’altra cordata americana, ma anche qui è presente la famiglia Viola

Dagli Stati Uniti, invece, rimbalzano voci secondo le quali ci sarebbe una cordata di diversi imprenditori d’Oltreoceano interessati al Palermo e ad entrare fin da subito. Ma anche qui sarebbero presenti i Viola.

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L'ultimo blitz pubblico a Palermo da parte del presidente risaliva ai primi di marzo, quando - all'indomani della sconfitta contro l'Inter - Beppe Iachini rassegnava le sue dimissioni e Zamparini veniva 'fronteggiato' da un tifoso che gli chiedeva di cedere la società e andar via quanto prima.

E proprio della cessione delle quote del club di viale del Fante il patron friulano avrà modo di parlare quest'oggi in sede. Da qui al 15 giugno, infatti, saranno in programma alcuni summit decisivi che Zamparini terrà con gruppi stranieri e in particolare con cordate cinesi, arabe e americane.

Il gruppo d'investimento statunitense sarebbe quello che, allo stato attuale, ha mostrato l’interesse più concreto. Dagli ambienti rosanero - scrive l'edizione odierna del 'Giornale di Sicilia' - continuano a confermare che l’incontro si terrà coi rappresentanti della famiglia Viola, originaria del Sud-Italia e composta da Vincent e dal figlio John. Dagli States, invece, starebbero circolando voci secondo cui vi sarebbe una cordata di diversi imprenditori d’Oltreoceano interessati al Palermo Calcio e ad entrare fin da subito, mettendo le mani sul 30% della società e investendo una cifra che oscilla dai venti ai trenta milioni di euro. Il progetto prevederebbe poi di rilevare più del 50 per cento della società nel giro di un paio d'anni e, in ultima istanza, l’intero capitale azionario. E in questa cordata sarebbe, comunque, presente anche la famiglia Viola.

Ad aprire bocca sulle ricostruzioni giornalistiche, fin qui, è stato John Viola, presidente della NIAF (National Italian America Foundation), il quale ha più e più volte smentito qualsiasi suo accostamento alla negoziazione di parte delle quote della società di viale del Fante.